Nome di battaglia: Diavolo - L'omicidio Don Pessina e la persecuzione giudiziaria - di Frediano Sessi
Nome
di battaglia: Diavolo L'omicidio
Don Pessina e la persecuzione giudiziaria
- Frediano Sessi - Marsilio
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La storia di Germano Nicolini
"Al dievel".
Questa
è la storia di un omicidio e di un complotto, ma insieme di una società corrotta,
che ha visto forze diverse e spesso contrapposte cercare uno scopo comune: condannare
e perseguitare un innocente per nascondere una verità ancora oggi scomoda e
sottaciuta.Nell'Italia insanguinata del dopoguerra l'omicidio del parroco don
Umberto Pessina rappresenta un nodo problematico attorno al quale si stringono
tensioni e conflitti che hanno caratterizzato la cosiddetta «guerra civile italiana».Don
Umberto Pessina, parroco di San Martino Piccolo nell'«Emilia rossa», viene ucciso
con due colpi di arma da fuoco il 18 giugno 1946. Durante il funerale, tra la
folla impaurita e piangente, il vescovo Socche lancia una scomunica contro i
colpevoli. Ma l'omicidio don Pessina produce un'altra vittima: il partigiano
Germano Nicolini, noto come «Diavolo», al tempo sindaco di Correggio. Diavolo
verrà ingiustamente accusato prima di essere l'esecutore e poi il mandante dell'orribile
delitto.Giudici, sacerdoti e gerarchie del Vaticano e della chiesa locale, partiti,
in prima fila il Partito comunista di Reggio Emilia, concorrono a tenere nascosta
la verità e sostengono l'infame accusa contro un uomo giusto e coraggioso.I
veri colpevoli verranno processati soltanto nel giugno del 1994.Come si sono
svolti i fatti? Chi sono i colpevoli e perché il loro nome è rimasto nascosto
per così tanto tempo? E qual è il ruolodella Chiesa, del Partito comunista e
della magistratura italiana?Nome di battaglia: Diavolo è un libro basato su
atti processuali e su fonti scritte e orali, sulle testimonianze dei protagonisti.E
un contributo a riscoprire una storia di connivenze sospette che infangano la
memoria della Resistenza.