Le caracoles zapatiste riaprono
Data: Martedì, 26 luglio @ 12:00:00 CEST Argomento: Succede nel Mondo
sembra essere rientrato l'allarme rosso che aveva costretto gli zapatisti ad una frettoloso fuga dai villaggi. Da Peacereporter.net, un bell'articolo di Alessandro Grandi sull'attuale situazione in Chiapas.
E’ stato un nuovo comunicato del Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno ad avvisare il mondo intero che l’allarme rosso delle comunità zapatiste è rientrato. L’allerta generale, con il conseguente ritiro sulle montagne della Selva Lacandona di tutti gli esponenti delle Junte del Buen Gobierno, in vigore dallo scorso 19 giugno, aveva di fatto risollevato la questione indigena del Chiapas.
Adesso le cose sono cambiate.
L'Ezln ha fatto sapere di aver nominato una commissione incaricata di portare avanti tutte le iniziative spiegate nella Sexta Declaracion de la Selva Lacandona.
I sette punti del comunicato. L’hanno diramato sia il Centro de Informacion Zapatista sia il centro per i diritti umani Fray Bartolome de Las Casas, due organizzazioni che lavorano per aiutare le comunità zapatiste del Chiapas.
Il primo punto parla chiarissimo.
“L’Ezln ha deciso di revocare l’allarme rosso generale in tutte le comunità indigene zapatiste”. Il secondo punto, stabilisce che a partire dal 15 luglio saranno riaperti i cinque Caracoles, Oventic, Morella, La Garrucha, Roberto Barrios e La Realidad e con loro tutte le giunte del buon governo. Il terzo dice che saranno riaperti tutti i consigli dei municipi autonomi ribelli zapatisti in tutto il territorio controllato dall’Ezln. Il quarto punto dice che si normalizzeranno tutte le attività civili in tutto il territorio. Il quinto fa sapere che ci saranno alcuni cambiamenti all’interno dell’organizzazione zapatista. Ad esempio, mentre nelle Junte del Buen Gobierno ci saranno le persone nominate dai consigli autonomi solo per questo ruolo, nella cosiddetta commissione di vigilanza adesso ci saranno uomini e donne che avranno il compito di conoscere coloro che arrivano, conoscere i problemi per i quali chiedono appoggio oppure una soluzione, conoscere bene le loro proposte e controllare la distribuzione degli aiuti umanitari destinati alle comunità indigene.
Queste commissioni di vigilanza informeranno le basi di appoggio affinchè le novità raggiungano tutti i membri delle comunità, le valutino e dicano se stanno bene oppure no. Oltre agli uffici delle Junte del Buen Gobierno e della commissione di vigilanza, ci sarà una sede per la cosiddetta Commissione di Informazione che si incaricherà di ricevere le persone che chiedono informazioni e spiegazioni sul movimento zapatista e sulla sua lotta.
Il sesto punto, sicuramente scritto dal “Sup” (come affettuosamente chiamano Marcos gli indigeni), chiede scusa per le eventuali disfunzioni provocate dai cambiamenti.
Il settimo e ultimo punto è categorico: “Invitiamo tutti gli appartenenti alla società civile nazionale e internazionale a far ripartire i contatti, le visite e i progetti nei Caracoles.
Partito politico, no grazie.
Secondo fonti della Bbc, l'Ezln non parteciperà a nessuna campagna politica e nemmeno ai vai comizi per la campagna elettorale (per le elezioni presidenziali) che avrà luogo il prossimo anno. Senza ombra di dubbio il comunicato dei dirigenti dell'EZ è chiarissimo. Ci saranno cambiamenti, anche grandi, che entreranno in vigore progressivamente. Il comunicato spiega che i prossimi passi saranno quelli della creazione di diverse commissioni di controllo che avranno il compito di organizzare le diverse iniziative alle quali parteciperanno gli zapatisti.
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