Rapita una Volontaria Italiana a Kabul
Data: Lunedì, 16 maggio @ 21:52:50 CEST Argomento: Succede nel Mondo
Sul sito di Repubblica è apparsa da pochi minuti questa notizia.
Ancora un rapimento. Una giovane volontaria del Care International è stata rapita... ma questa volta in Afghanistan... a Kabul.
Ancora l'incubo rapimenti
la Cantoni rapita nel centro di Kabul
La Farnesina attiva subito una unità di crisi
La sede della Care a Kabul
KABUL - Ritornano i giorni dell'incubo: dei quattro body-guard, delle due Simone, di Giuliana Sgrena. Dopo l'Iraq, anche l'Afghanistan diventa terra di rapimenti per gli italiani: Clementina Cantoni, cooperante milanese che lavora per 'Care International', è stata sequestrata in pieno centro a Kabul. Il rapimento è avvenuto tra le 20.30 e le 21 ora locale, le 17 circa in Italia: la Cantoni aveva finito di lavorare, forse stava andando al ristorante con altre due persone.
Secondo il racconto dell'ambasciatore italiano Ettore Sequi, la cooperante è stata bloccata non lontano dalla zona delle ambasciate e a 2-3 chilometri dalla nostra sede diplomatica. Assieme a lei sull'auto c'erano altre due persone, una era un autista afghano.
L'auto è stata bloccata da una Toyota Corolla bianca con a bordo quattro persone: i sequestratori, armati, hanno prelevato la donna e l' hanno fatta salire a bordo della vettura, per poi dileguarsi. Le stesse autorità hanno chiuso tutte le strade di accesso e di uscita dalla capitale afghana, con dei posti di blocco della polizia. "Facciamo il possibile per arrestare i rapitori - dicono - E' ancora troppo presto per dire chi siano, ma sono nemici della pace e della stabilità dell'Afghanistan".
La Farnesina ha attivato l'unità di crisi, che è "pienamente mobilitata" assieme all'ambasciata italiana che segue da vicino l'evolversi della situazione. E il ministro degli Esteri Gianfranco Fini - di ritorno da Varsavia, dove ha partecipato al vertice del Consiglio d'Europa - ha chiesto di dare la "massima priorita" alla vicenda.
Nell' ultima relazione al Parlamento, i servizi di sicurezza avevano segnalato un possibile rischio-rapimenti proprio in Afghanistan. Circa dieci anni fa, un altro italiano ha rischiato di essere rapito. La sua vettura è stata bloccata mentre i tre stavano andando al ristorante (assieme a lui c'erano due americani, tutti e tre probabilmente dipendenti della Banca Mondiale): l'autista, pur sotto la minaccia delle armi, è riuscito a ripartire sfuggendo così all'agguato.
(16 maggio 2005)
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