Un grazie ad Alenuovo che ci segnala questo pezzo tratto da l'Unità e commenta:"...Io sono indignato per questo, penso che sia il caso di mobilitarsi. La resistenza oggi è anche questo, credo. Parlarne è un buon inizio, spero.
Buon 25 aprile,
Alessandro"
Nell'Afghanista "libero", lapidata una donna per adulterio
di red da www.unita.it
Si chiamava Amina come la donna che è stata salvata da una vibrante
campagna internazionale di sdegno e per il rispetto dei diritti umani. Ma questa
Amina non è nigeriana, era afgana e la sua storia è finita male.
È stata uccisa a sassate nella pubblica piazza, lapidata a 29 anni per
adulterio. Il suo amante è stato frustato e poi liberato. È la
prima volta dopo la cacciata dei Taleban dall''Afghanistan che viene eseguita
una pena di morte per lapidazione contro una donna accusata di adulterio. Un
fatto gravissimo che ricade sul presidente elettop un anno fa, Hamid Karzai
- proprio domenica ricevuto insieme al presidente delle Nazioni Unite Kofi Annan
in Indonesia- e sulle truppe d'occupazione che ancora sono dislocate nel paese,
tra cui anche quelle italiane, ufficialmente per garantire il rispetto della
democrazia e la libertà.
La polizia afgana ha detto che la condanna alla lapidazione è stata eseguita
giovedì nel distretto di Argo, a ovest di Faizabad, capoluogo della provincia
di Badakhshan, sulla scorta di una sentenza di una corte distrettuale. «È
stata lapidata», ha detto il capo della polizia provinciale generale Shah
Jahan Noori alla Reuters, aggiungendo che una squadra è stata mandata
sul posto per svolgere indagini. Negli anni ''90 nella remota provincia del
Badakhshan ci furono vari uomini e donne puniti con la lapidazione. La pratica
divenne comune con il regime oltranzista dei Taleban, cacciati dall''Afghanistan
a fine 2001, dopo gli attentati contro gli Stati Uniti. Un testimone, Mujibur
Rahman, ha detto alla Reuters che Amina è stata trascinata fuori dalla
casa dei genitori da funzionari locali e che il marito l''ha uccisa a sassate
mentre il suo uomo è stato frustato, cento volte, e poi liberato.
La scorsa settimana il presidente Karzai, rivolgendosi a alcuni prestigiosi
ulema dell'Arabia Saudita aveva plaudito a una fatwa in cui venivano menzionati
i matrimoni forzati delle ragazze come una pratica ingiusta per l''Islam. «Noi
abbiamo problemi simili in Afghanistan. Mi auguro che il nobile Ulema afghano
emetta una fatwa simile a quella dell''Ulema saudita, per porre fine all''oppressione
delle donne e delle ragazze afghane».Tutto lì.