Pensieri su un Uomo
Data: Domenica, 03 aprile @ 21:47:10 CEST Argomento: Succede in Italia
Ho letto un articolo su l'Unità di sabato intitolato "Il Papa Muore" di Furio Colombo...
di Mario "Pandamonium" V.
Ho letto un articolo su l'Unità di sabato intitolato "Il Papa Muore" di Furio Colombo. Mi ha fatto riflettere. Cosa è stato per molti di noi questo Papa..questo Uomo? Personalmente non sono credente e quindi non l'ho mai "giudicato" (se di giudizio veramente si tratta) come successore di Pietro ma come uomo. Un uomo che è stato il simbolo della solidarietà aldilà della religione, della "razza" o della lingua. Un uomo che è stato il legame con la realtà per molte persone che conosco, l'unica ancora di salvezza in questo mondo alla deriva. Credenti o non credenti tutti noi almeno una volta nella nostra vita (giovane o vecchia che sia) abbiamo mandato un pensiero a quest'Uomo. Certo, come tutti ha commesso i suoi errori, ha avuto idee "sbagliate" secondo determinati criteri. Ma dobbiamo ammettere che quando lo vedevamo affacciarsi a quella finestra con quella sua voce roca e tremante, sfidando il parere di "illustri" clinici, per celebrare messa e per mandare messaggi di pace e solidarietà in un momento in cui tutti inviavano messaggi opposti da TV, giornali e internet, tutti noi abbiamo ammirato i suo coraggio. Purtroppo egli è destinato a divenire il nuovo giocattolino della Chiesa. Dopo Padre Pio toccherà a Karol Wojtyla diventare la nuova gallina dalle uova d'oro al servizio del Vaticano. Lucrare su quest'uomo è quanto più di spregevole si possa fare per ricordarlo. Come è spregevole il comportamento di molti "credenti" che, inneggiandolo al nuovo Gesù Cristo, mandano all'aria il messaggio di 27 anni di pontificato. Queste persone solo le solite che si metteranno in coda per acquistare questa o quella catenina, foto o quant'altro la capitalistica mente dell'uomo possa concepire con l'effige del Papa.
I Media (o meglio la mostruosa macchina mediatica che si è messa in moto come un avvoltoio) lo hanno definito un "grande uomo", una persona insostituibile. Ma i grandi uomini sono distanti. I Grandi Uomini sono lontani dalla realtà di tutti i giorni. Pensano a se stessi e parlano per te dicendoti cose che li riguardano. Lui non lo faceva. Pensava PER te e parlava dirattamente a te.
Ma credenti o non credenti il legame è un altro. E' il legame della solitudine, del flottare nel vuoto di tanti che non sono nè lavoratori nè cittadini, che si sentono spossesati anche se non sono poveri, che sono senza patria perchè non riconoscono nè bandiere nè cause..
così scrive Furio Colombo descivendo quella situazione comune a molti di estraneità alla realtà quotidiana. E lui era lì con te. Anche se non te ne accorgevi ogni tanto ci pensavi. Pensavi a come soffre e a come faccia a continuare ad andare avanti in quelle condizioni.
Credente o non credente lui ti pensava.
Se il credere nella pace, nell'amore e in un mondo migliore ne faceva (e ne ha fatto) un martire ed un nuovo Messia allora la verità è che ce ne sono molti in giro per il mondo. Che sono in molti a combattere ogni giorno per questo mondo eppure nessuno si cura di loro. Nessuno si chiede quali siano state le loro ultime parole. Nessuno usa fiumi di inchiostro pre descrivere ogni attimo della loro vita. Io non so cosa pensasse Karol Wojtyla..ma sono sicuro che mai avrebbe voluto che la sua dipartita venisse così messa in mostra. Sicuramente avrebbe preferito dare più spazio a quegli argomenti che troppe volte sono ignorati dai Media perchè troppo scottanti o troppo poco interessanti.
Riceviamo e pubblichiamo. Un grazie da parte di tutta la redazione a Pandamonium per averci inviato le sue impressioni
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