Proposte NO WAR
Data: Venerdì, 04 marzo @ 09:42:54 CET Argomento: Succede nel Mondo
Vi segnalo un interessante articolo de Il Manifesto.
lilliput
Proposte no war
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La guerra in Iraq continua a rivelarsi sempre più un'operazione di terrore e distruzione. Anche dopo le recenti elezioni la sofferenza quotidiana del popolo iracheno non accenna a diminuire, mentre si continua a rimandare un eventuale ritiro delle truppe occupanti. Abbiamo già ampiamente esercitato tutte le forme possibili di dissenso e di protesta (petizioni, marce, presidi, attività di lobbing, azioni simboliche), senza essere ascoltati. La non violenza, secondo la visione di progressione gandhiana, ci dice che è decisivo e necessario passare dalle azioni di protesta e di espressione del dissenso personale (come l'esposizione delle bandiere della pace), ad azioni di non collaborazione attiva (come il boicottaggio dei prodotti petroliferi), ossia al «sanzionamento» dal basso del sistema, passare a forme di disobbedienza e rifiuto più indignate e radicali e farle diventare pratiche collettive e diffuse. Occorre riprendere un percorso di opposizione diffusa alle politiche di guerra e di violenza, che parta dalle nostre scelte quotidiane per arrivare ad individuare strumenti/azioni e forme di mobilitazione popolari capaci di ostacolare il funzionamento della macchina della guerra. Vogliamo incidere su tre orizzonti: disarmo, economia di giustizia, sviluppo responsabile e sobrietà. A partire dalla giornata mondiale contro la guerra del 19 marzo proponiamo di attivarsi su alcune campagne concrete e misurabili: obiezione alle spese militari, per cui nella dichiarazione di detrazione si può prevedere un impegno di versare almeno un euro simbolico (per un minimo di 500 persone) per i progetti locali di pace; control arms, raccolta di volti contro le armi (almeno 1000 firme): una foto-petizione internazionale con cui chiedere alla Conferenza dell'Onu nel 2006 un trattato internazionale sul commercio di armi e un maggior controllo delle esportazioni; agire sugli enti locali per ottenere un ordine del giorno che impegni le giunte a discutere della tesoreria "disarmata" (cioè non affidata a banche che finanziano vendite di armi), o comune disarmato; organizzare una azione collettiva per favorire una mobilità ad "impatto zero", ossia biciclettate come opposizione alle politiche energetiche basate sul petrolio. Oppure se si rimane a casa... partecipazione alla campagna "illuminati di meno". La nostra proposta comprende delle azioni che inizino per quella data e poi si rendano stabili nel tempo, riattivando continuamente iniziative in città, quartieri, posti di lavoro, scuole, parrocchie, centri sociali e in tutti i luoghi di aggregazione.
Riceviamo e pubblichiamo. Grazie a Mendicant per la collaborazione.
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