Senza sapere
Data: Giovedì, 24 febbraio @ 10:51:48 CET Argomento: Succede in Italia
Una storia che può far pensare...
Alba, febbraio ’05
Nel condominio di via Aldo Moro si parla di un “disperato” (così definito dagli inquilini) che si è accampato in una cantina inutilizzata dell’edificio.
Subito si pensa ad un drogato o ad un malato mentale che potrebbe fare del male a qualcuno;
tra le persone si scatenano dibattiti e discussioni, su come si potrebbe fare per “rimuovere l’essere insulso” dallo sporco luogo di sua permanenza.
Nei giorni seguenti si decide, senza avere conosciuto, e senza avere tentato di discutere con l’accusato, di allontanare i suoi pochi averi situati nel sudicio dormitorio abusivo, e di barricare lo scantinato (naturalmente dopo essersi assicurati dell’assenza del “tossicodipendente-psicopatico”).
In questo modo si è potuto chiaramente lanciare un messaggio del tipo: “Tu, o sporco girovago qui non puoi stare…” (ribadisco: senza avere cercato di capire con diplomazia le sue intenzioni). Del “miserabile” non si saprà più nulla per alcuni giorni.
Questa storia mi è capitata personalmente poco tempo fa.
Nei giorni scorsi, ho avuto il piacere di scoprire che, il personaggio che i miei coinquilini accusavano tanto e che io avrei voluto conoscere e parlare insieme, era un semplice artista di strada che si guadagnava da vivere con una vecchia fisa (la quale aveva circa 50 anni).
Non trovava un posto dove dormire e aveva pensato di stanziarsi temporaneamente nel palazzo poiché le temperature erano scese a –5°……
Allora, il problema quale è?
E’ semplicemente che nella società si giudica e si è sempre giudicato prima di sapere. (cosa che spesso ci capita anche a noi…)
Conclusione?: secondo la mia opinione sarebbe giusto cambiare leggermente….
Riceviamo e pubblichiamo. Grazie Mendicant.
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