Diario di un killer sentimentale di Luis Sepulveda
Diario
di un killer sentimentale
- Luis Sepulveda
- Guanda -
Un
professionista è sempre un professionista, ma la giornata era iniziata male:
faceva un caldo infernale a Madrid e la sua amichetta francese l'aveva piantato
come un cretino per qualcuno incontrato a Veracruz. La compagnia di una buona
bottiglia di whisky e di una mulatta che si portava dietro tutta l'aria dei
Caraibi non gli aveva risollevato l'umore, quella ragazzina viziata dai fianchi
sodi e dalla bocca rossa lo aveva proprio messo al tappeto. In fondo, dietro
i modi da duro, lui era un killer sentimentale. Non che fosse superstizioso,
ma in una giornata del genere la cosa migliore sarebbe stata non accettare incarichi,
anche se la ricompensa aveva sei zeri sulla destra ed era esentasse. Il tipo
che doveva eliminare, uno con l'aria dell'idealista, ma anche di chi non soffre
la solitudine fra le lenzuola, non gli piaceva affatto, puzzava troppo di filantropia.
I retroscena dell'incarico però, lo incuriosivano stranamente. Chi voleva la
morte di quel messicano? Quali peccati aveva commesso? Come mai due gringo agenti
della D.E.A., sorvegliavano la sua camera? Perché un filantropo appariva coinvolto
in traffici di droga? Era sempre rischioso farsi troppe domande in un mestiere
come il suo dove non esistevano licenziamenti ma certificati di morte. Con Diario
di un killer sentimentale, Luis Sepúlveda ci offre un piccolo capolavoro di
romanzo noir, un thriller deliziosamente ironico, che dopo aver trascinato il
lettore da Madrid a Istanbul, da Francoforte a Parigi, lo sorprende con uno
strepitoso colpo di scena finale.