Cluster bomb
Data: Giovedì, 17 febbraio @ 16:14:57 CET Argomento: Succede nel Mondo
Dopo la trasmissione del video di Giuliana Sgrena sequestrata si parla di "cluster bomb" ma.. qualcuno ha sentito spiegare cosa sono sui TG nazionali? - di Arianeve
Le cluster bomb altro non sono che le micidiali 'bombe a grappolo' o 'a frammentazione' di cui sono dissemitati ex-Jugoslavia e Afghanistan, luoghi per cui serviranno anni per lo sminamento.
Cercando sul web ho trovato questo interessante articolo del Manifesto di Emanuele Giordana (Lettera 22), riportato da: http://www.sottovoce.it/iraq/iraq34.htm
Human Right Watch: «L'esercito americano usa bombe a grappolo. Sono mine antiuomo»
Quello che era solo un timore, come la denuncia di Amnesty di qualche giorno fa, è ormai realtà accertata. L'esercito americano in Iraq usa «cluster bomb», bombe a frammentazione che, esplodendo, si dividono in centinaia di piccole micidiali «sottobombe» che si spandono sul terreno trasformandosi in mine antiuomo. Una seria minaccia, a conflitto terminato, per la popolazione civile. Perdipiù gialle, dello stesso colore dei kit alimentari che l'esercito inglese «distribuisce» alla popolazione. La denuncia è di Human Rights Watch (www.hrw.org), l'organizzazione internazionale con base negli Stati Uniti che in questi giorni ha raccolto prove e testimonianze che inchiodano l'Us Army. Hrw cita soprattutto fonti giornalistiche, ma anche le ricerche eseguite direttamente su filmati video che riprendono operazioni militari. Il Pentagono tace.
Già oggetto di un recente dossier - sempre di Hrw - sulle cluster ritrovate ancora oggi in Kuwait a 12 anni dalla prima Tempesta nel deserto, queste bombe atipiche sono state usate diffusamente anche in Jugoslavia e in Afghanistan, sollevando un mare di polemiche specie per gli effetti ritardati sui civili. Hrw in particolare ne denuncia l'utilizzo «da terra», attraverso l'artiglieria pesante: è stato infatti identificato l'uso del cosiddetto Multiple Launch Rocket System (MLRS) utilizzato da unità dell'artiglieria della Terza divisione di fanteria. Diciotto di queste unità di lancio sarebbero state impiegate in questi giorni con l'utilizzo di proiettili M26 che a loro volta contengono altre 644 sottomunizioni individuali (dette dual-purpose grenades). Lo stesso Pentagono ammette che questo tipo di munizioni ha una possibilità di errore del 16%. L'errore, in questo caso, è il fatto che le sottomunizioni non esplodono: rimangono nel terreno per anni, diventando mine antiuomo in tempo di pace. Per Hrw, ci si può aspettare che in un'area compresa tra i 12mila mq (circa 20 campi di calcio!) e i 24mila mq, 12 Mlrs produrranno qualcosa come 1.200 munizioni inesplose.
Il Washington Post ha parlato anche di razzi tattici (Army Tactical Missile System o Atacms) sparati il 28 scorso a supporto della 101ma divisione aviotrasportata. In questo caso si tratta di 300 o 950 sottomunizioni M74 che hanno però un margine d'errore (inesplosione) «solo» del 2%. Coi video si è anche potuto risalire a una serie di lanci di artiglieria da 155 mm che erano stati descritti da un cronista come una pioggia di «centinaia di granate». Probabilmente proiettili M483A1 e M864 che portano sottomunizioni con un margine d'errore del 14%.
Delle cluster sarebbero rimasti vittime anche due marine in due separati incidenti occorsi il 27 e il 28 marzo scorso. «Gli Stati Uniti non dovrebbero usarle - commenta Steve Goose, direttore della divisone armamenti di Hrw - perché i civili iracheni pagheranno al prezzo della loro vita» un incubo destinato a durare nel tempo. Dalla fine della prima guerra del Golfo le cluster inesplose hanno ucciso o ferito più di 4mila civili. Un prezzo duro è stato pagato anche dal Kuwait. Nel rapporto diffuso sempre da Hrw giorni fa, si ricorda che nel piccolo stato del Golfo ogni anno, dal `91, si ritrovano qualcosa come 2mila cluster Usa inesplose.
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