LA FATA DELL’AMICIZIA
Data: Martedì, 08 febbraio @ 11:13:51 CET Argomento: Personaggi del Mondo ramblers
Vi racconto la storia di un mondo incantato tra le streghe, i maghi e le fate...
Una notte tra risate, sbronze e divertimento la gente ballava in cerchio attorno al grande fuoco. Il sorriso fu interrotto soltanto da un lamento, un pianto che fece tacere per un attimo la musica e le persone. Quando tutti capirono che si trattava della povera Luime tutti ripresero a ballare e a fare baldoria.
Luime era la piu’ giovane delle fate che fu costretta a rinunciare alle sue ali. In una notte di luna piena luime fu attratta da una dolce melodia, una sensazione di liberta’ che la porto’ quasi a toccare la luna. Tutti presi dallo stupore stavano li a guardare quell’angelo che volava in cielo cercando di capire cosa volesse fare .La gente esclamava: “Ma guarda quella pazza ma cosa pensa di fare? Ma non conosce le regole del villaggio?” Appena torno’ giu’ dai suoi amici fu immediatamente presa a schiaffi e insultata per il gesto che aveva compiuto; mai nessuno infatti si era mai permesso di arrivare tanto vicino alla luna da poterle parlare. “Sciagurata!” le urlarono i nani e i maghi con i loro sortilegi scacciavano le maledizioni con frasi senza senso. Fu portata subito dal principe Subic che era il capo dei maghi, una persona di un invidiabile coraggio che a suo tempo lotto’ da solo nella battaglia tra maghi e draghi.
La povera fatina ignara di quanto le stesse capitando rideva e piangeva di gioia tanto che alla domanda posta dal principe: “Di cosa ti ha parlato la luna”, lei fu capace solo di piangere. Il principe insistette e con tanta pazienza aggiunse : “Cara Luime, sai di aver disobbedito alla regola, se non vuoi peggiorare la tua condizione dimmi cosa ci facevi tanto vicina alla luna”. Luime non rispose. “Toglietele subito le ali” ordino’ il principe. Due gnomi armati di lunghe forbici tagliarono le ali alla povera fatina, e portata a casa la rinchiusero in modo che non potesse piu’ uscire.
Nessuno oso’ mai piu’ rivolgere la parola alla povera Luime. Nella casa buia e deserta rintoccava sempre la stessa nenia, un lamento e un pianto che ogni giorno e alla stessa ora faceva rabbrividire la gente del paesino.
In quei giorni non brillava la luna, anche essa sembrava temere quel pianto muto. Una notte mentre si chiaccherava del piu’ e del meno, qualcuno ricordo’ la storia di Luime, infatti passarono molti anni e non si seppe piu’ nulla. Anche i lamenti pian piano svanirono, quando una notte piena di stelle e il vento gelido del nord indicarono un incendio a casa di Luime, la gente con secchi e stracci cercava di estinguere l’incendio quando un urlo disumano segno’ la fine di Luime.
Tutti rientrarono alle proprie case, lasciandosi alle spalle tanto rammarico per i dolore provocato alla giovane fatina. Nessuno osava parlare ne voltarsi a guardare quell’orrore, quando il silenzio fu interrotto da un boato, una bomba nell’universo e tutti lacerati dalla paura si voltarono terrorizzati verso la casa di Luime. “Ma cosa sara’ successo?” bisbigliavano tutti. Una luce accecante illumino’ il cielo e una palla di fuoco si alzo’ per chilometri fino a scomparire nel nulla.Solo una piccola stella brillava nel cielo quasi a segnare il cammino di Luime. Non rimase piu’ nessuno in giro e le luci erano ormai spente, quando una voce sveglio’ il villaggio “Ma cosa avete fatto” diceva. Tutti uscirono dalle proprie case e increduli di quanto stesse capitando quella notte. Rimasero ad ascoltare quella voce che veniva dal cielo. “Perche’ alla cosa piu’ preziosa che avevate avete fatto tanto male?”
Anche il principe usci’ di casa e guardando la luna rispose “Luna noi non sapevamo che tu avessi preso il posto della povera Luime e lei il tuo...” E la luna in lacrime gli rispose “Avevate la luna tra le mani e le avete tagliato le ali. Avevate l’amicizia e l’avete rinchiusa in voi stessi”.
Non fini’ nemmeno di parlare, quando alle spalle di tutti si udi’ una allegra risata. Era Luime che sorridendo disse loro
“Era questo l’insegnamento che mi aveva dato la luna, portare l’amicizia sulla terra. La luce vera della luna deve risplendre dentro voi stessi”, e scompari’ nel nulla come dal nulla era arrivata.
Tutti si abbraciarono, pensando a quanto avevano detto la luna e Luime. Essa tornando nel cielo porto’ di nuovo la luce del giorno per poi splendere ogni notte sempre di piu’ bella, ed ogni abitante del paese incantato ringrazio’ la luna per il dono dell’amicizia.
Massimo ci manda questa fiaba.
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