Dall'Ansa di ieri alle 21.49 la notizia della scomparsa di Felicia Impastato.
E' MORTA LA MADRE DI PEPPINO IMPASTATO
PALERMO - E' morta Felicia Impastato, la madre di Peppino, il militante di Democrazia
Proletaria ucciso su ordine del boss di Cinisi Tano Badalamenti. Felicia Bartolotta,
88 anni, e' morta nella sua casa di Cinisi. Stamattina la donna ha avuto un attacco
di asma di cui soffriva da circa tre anni. In casa a vegliare la salma vi e' il
figlio Giovanni Impastato, fratello di Peppino, familiari e amici.
SI BATTE' IN NOME DEL FIGLIO
''E' il primo compleanno che vivo con la pace nel cuore''. Era il 24 maggio
del 2002 e Felicia Bartolotta, madre di Peppino il militante di Dp assassinato
da Cosa nostra nel '78 fa a Cinisi, festeggiava con l' altro figlio Giovanni,
parenti e amici il suo 86/o compleanno. Un mese prima, l' 11 aprile, la Corte
d' Assise di Palermo aveva condannato all' ergastolo il boss Tano Badalamenti
per l' omicidio di Peppino, il cui cadavere fu trovato lungo i binari ferroviari.
Per Felicia Bartolotta quel compleanno in famiglia era diverso dagli altri,
perche' dopo 24 anni dalla morte del suo primogenito, finalmente la giustizia
aveva fatto il suo corso, condannando ''Tano seduto''. Era questo il nome con
cui Peppino Impastato chiamava il padrino di Cinisi Tano Badalamenti dai microfoni
di ''Radio out'', fondata proprio dal militante di Dp per denunciare le collusioni
tra politica e mafia.
Schiva ma dal carattere deciso, Felicia Bartolotta difese fino all' ultimo
le scelte di Peppino contro la prepotenza dei mafiosi e l' indifferenza e l'
omerta' della gente di Cinisi, soggiogata da Badalamenti. Era una donna che
per anni si e' battuta nel nome del figlio, per ribaltare la ''verita' di comodo''
che voleva Peppino Impastato morto mentre stava compiendo un atto terrorista
sistemando una bomba sui binari della linea ferrata. Dopo la morte del figlio
Felicia Bartolotta ha ricordato, durante dibattiti, in televisione, in incontri
pubblici la figura e l' impegno sociale di Peppino, quel figlio 'ribelle' che
andava a trovare nel garage dove abito' per qualche tempo, senza nascondersi
dagli occhi di Badalamenti, la cui abitazione distava appena 'cento passi' dalla
sua. Ma il tempo ha riservato altri dolori alla madre di Peppino. Gli attentati
al negozio della nuora, la moglie dell' altro figlio Giovanni, e per ultimo
la condanna dell' altro figlio per diffamazione al legale di Badalamenti.
Giovanni Impastato e' stato infatti condannato a risarcire 2500 euro all' avvocato
Paolo Gullo che lo aveva querelato perche' durante una puntata del Maurizio
Costanzo show il fratello di Peppino aveva definito, sia pur indirettamente
''imbecille''. Il centro di documentazione intestato al militante di Dp aveva
aperto un conto corrente affinche' chiunque potesse dare un contributo per coprire
le spese. Alla fine il conto ha fatto registrare un saldo di 42 mila euro. Le
offerte sono giunte da tutta Italia: gente comune, operai, casalinghe, anche
giovani che avevano sentito il nome di Peppino Impastato per la prima volta
al cinema durante la proiezione del film ''Cento passi'' che racconta la storia
del giovane di Cinisi.
La famiglia Impastato con i Ramblers quest'estate