Terra e Libertà. Critical Wine
Data: Domenica, 07 novembre @ 21:45:33 CET Argomento: I Libri nella Biblioteca Ramblers
Questi giorni di apertura dei "novelli" possono essere il momento ideale per la lettura di un saggio impegnato sul piacere del bere: "Terra e Libertà. Critical Wine".
Il libro unisce la passione del vino a "sensibilità planetarie ribelli e rivoluzione dei consumi", come spiega il 'manifesto' del progetto.
"Terra e Libertà. Critical Wine"
di Autori vari (un gruppo di appassionati tra cui spicca Luigi Veronelli),
Ed. Derive Approdi
Critical Wine è un movimento, oltre che un libro, che si presenta come "un evento autogestito,
senza scopo di lucro, senza alcuna sponsorizzazione da parte di enti, istituzioni o aziende, che vuole creare un dibattito sui temi della T/terra, dell’ambiente, per un futuro condiviso di libertà, gioia, creatività, intelligenza."
dal sito (www.criticalwine.org) il manifesto del progetto:
Progetto TERRA E LIBERTA'/CRITICAL WINE
Sensibilità planetarie e agricoltura contadina
Terra e libertà/Critical wine vuole costruire una difesa "pratica" della vita materiale. Contro le nocività politiche, culturali, sociali che svalutano l'esperienza sensoriale, le capacità dialettiche del linguaggio, la coscienza del vissuto individuale e dei processi storici collettivi.
Riruralizzare il mondo. A partire da una nuova sensibilità che percepisce la t/Terra -intera- come casa propria. Contro l'attaccamento conservatore e l'invenzione localista delle radici e contro il binomio razzista sangue-suolo di infausta memoria, noi siamo - lo diciamo con un ossimoro concettuale- per un'agricoltura nomade. E per un consumo critico. Per un rapporto nomade con la t/Terra: sentirsi a casa propria in ogni luogo della Terra, sopra ogni zolla di terra.
Un'idea che viene da lontano. Forse qualcuno ricorda ancora quel canto proletario dell'800: "nostra patria è il mondo intero, nostra idea la libertà". Per un futuro di gioia, creatività, intelligenza.
Le politiche planetarie di dominio passano dal controllo dell'agricoltura.
La terra, l'ambiente, le multinazionali, l'acqua, il cibo, i brevetti, gli ogm, il lavoro, l'economia, lo sviluppo sostenibile: è venuto il momento per una riflessione seria. Il movimento dei movimenti - ma diremmo ogni essere pensante che abbia il desiderio di un futuro di gioia, di creatività, di intelligenza - deve affrontare al più presto queste tematiche, in modo organico e complessivo, se vuole veramente saper
proporre un altro mondo possibile.
- un'agricoltura dal basso, per una riflessione sull'agricoltura contadina,
per pensare le relazioni tra movimento dei movimenti, terra e agricoltura.
- organizzare il rifiuto del modello neoliberista che vuole l'agricoltura industriale e monocolturale delle multinazionali e della UE da una parte e un'elitaria produzione dei cosiddetti prodotti tipici dall'altra, quali facce della stessa medaglia.
- pensare a un nuovo rapporto con la terra/Terra che lasci spazio a produzioni, consumi, piaceri più sobriamente felici.
- portare alla conoscenza dei consumatori una serie di buoni vignaioli/contadini, proporre un'offerta straordinaria di vini e comunicazioni che diano la possibilità - durante l'evento - di acquisto
diretto (con consegna immediata dei molti vini pregiati) a prezzi ragionevoli, accompagnati da informazioni e incontri agricoltore/consumatore.
- disegnare il circuito virtuoso tra qualità della produzione, qualità del prodotto e qualità delle relazioni sociali.
- il consumo critico, contro il consumo produttivo.
- "condomini" della qualità e gruppi d'acquisto autogestiti e a rete.
- un catalogo dei produttori, basato su rintracciabilità, origine, qualità e sul principio della responsabilità e dell'autocertificazione.
- fare mercato come incontro di coproduzione.
- costruire in maniera cooperativa forme e strumenti di comunanza, condurre al riconoscimento della cosa comune, dall'aria all'acqua al cibo fino alla produzione informatizzata e alle reti.
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