Il Cile e il neoliberismo
Data: Venerdì, 05 novembre @ 13:29:03 CET
Argomento: Succede nel Mondo
Notizie dal Sud America - di Giovy
Stamattina ho trovato una notizia sul Cile che mi ha allarmato un po'.
Ve la riporto brevemente cosi' come è stata trascritta sul sito di Gianni Minà.
Trattasi di un articolo di Gennaro Carotenuto, ricercatore e studioso dei Paesi dell'America Latina
"Dopo trentuno anni di neoliberismo, il Cile si ritrova con l'economia più aperta al mondo. Ma secondo il Programma di sviluppo umano delle Nazioni Unite (PNUD), il paese che fu di Salvador Allende è oggi l'ottavo al mondo con la peggior distribuzione di redditi. Nella classifica dell'ingiustizia sociale segue il Botswana e precede lo Swaziland. È il “modello cileno”, e non è tutta colpa di Augusto Pinochet, che oramai non governa più da 15 anni.
Il 10% più povero della popolazione, sempre secondo il PNUD, genera il 3,7% del reddito nazionale. Quello più ricco si appropria del 53,7%. È un livello d'accumulazione enorme per un paese con un'ampia classe media, sempre meno sicura del proprio futuro. Quando Pinochet lasciò il potere, il 10% più povero era “solo” 30 volte più povero del 10% più ricco. Nei tre lustri di governi di centro-sinistra, celebrati dall'Internazionale Socialista, la forbice dell'ingiustizia è aumentata. Oggi i più ricchi sono 40 volte più ricchi dei più poveri.
La povertà, la crescita delle sperequazioni e dell'esclusione, nel paese che la vulgata neoliberale prende a modello, è frutto della continuità, in politica economica, tra dittatura fascista e socialdemocrazia. Il Cile modello, il Cile che entra nel primo mondo, non è altro che un miraggio, se solo lo si guarda oltre quelle tre o quattro comunas –quartieri- straricche della zona orientale di Santiago"
Potere trovare questo e molto altro nel numero in uscita di Latinoamerica e tutti i sud del mondo, il bimestrale diretto da Gianni Minà.
Qui di seguito trovate il comunicato stampa di oggi che elenca gli argomenti trattati.
Vi ricordo che potete trovare questa rivista (che sembra piu' un super libro che un giornale n.d.r.) in tutte le Librerie Feltrinelli e in molti negozi di commercio equo-solidale.
Per quanlsiasi info, andate sul sito che viene elencato alla fine del comunicato.
è uscito nelle librerie il numero 88 di Latinoamerica.
In questo numero l’analisi della vittoria di Chavez nelle recenti elezioni in Venezuela. La situazione in Bolivia, raccontata da Giuseppe De Marzo, ancora a rischio “svendita” delle risorse naturali del paese a causa del referendum trappola sugli idrocarburi voluto da presidente Carlos Mesa. L’analisi di Guido Piccoli sulla Colombia di Alvaro Uribe e l’omaggio in parlamento agli assassini paramilitari. La polemica del premio Nobel Perez Esquivel e Luciano Benetton sui diritti del popolo Mapuche in Patagonia, diritti messi in discussione in nome di ”sviluppo” e “progresso”. E ancora le cronache disperate del Guatemala dopo l’elezione di Berger, l’ analisi sull’agrobusiness delle multinazionali in Brasile e le perverse logiche delle produzioni transgeniche e la gestione dei beni ambientali in Messico. Le riflessioni di Luis Sepulveda sulla storia dell’America latina e sulle realtà odierne. Ernesto Che Guevara nei ricordi di Roberto Fernandez Retamar, direttore della Casa de lasAmericas.
Questo numero è illustrato ancora una volta dalle immagini di Livio Senigalliesi con un reportage dedicato al Guatemala di Rigoberta Menchù
http://www.giannimina-latinoamerica.it
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