Gesù, fai morire Bin Ladenno
Data: Martedì, 05 ottobre @ 22:34:30 CEST Argomento: Succede in Italia
La notizia e' comparsa sul "Mattino" di Napoli il 28 Settembre, indirizzata a tutti i chiaianiesi...
(Chiaiano e' una frazione di Napoli).
Riceviamo e pubblichiamo volentieri questa letterina scritta da uno scolaro che frequenta la Scuola Elementare "Giovanni XXIII" di Chiaiano. E' arrivata in redazione in questi giorni con francobollo ordinario. La pubblichiamo integralmente, senza togliere, nè aggiungere niente. Con gli errori ortografici e grammaticali, alla maniera di "Io speriamo che me la cavo", il libro best-seller di Marcello D'orta.
Una letterina di grande attualità, che tocca il tema della guerra e Bin Laden (l'alunno scrive Ladenno), il terrorista (reo confesso) delle stragi d'america di alcuni mesi addietro.
"Caro Chiaianese,
il mio nome è Francesco e vado alla scuola elementare di Chiaiano, ma non voglio parlare della mia scuola ma della guerra in affganistanno e di Bin Ladenno.
Gesù se tu stai in cielo e comandi il mondo nostro devi allora fare morire Bin Ladenno, perchè questo e uno scurnacchiato perchè a buttato le apparecchie dentro i grattacieli a Nuova Iorca.
Tutte le persone che stavano faticando sono morte scamazzate, uno sopra all'altro. Io mi sono messo a piangere insieme a mia madre. Quelle apparecchie mi anno fatto impressione, i musulmani poi mi fanno schifo come mi ha detto mia madre.
Dicono sempre hallà, hallà. Ma io hallà non ci voglio andare, voglio stare sempre accà. Mi trovo migliore. Come dice mia madre. Hallà ci sono i cattivi, gli brutti, i scurnacchiati, come Bin Ladenno.
Gesù, perppiacere, se tu ci sei e dici di essere forte e immenso, fallo morire subito, fallo scamazzare oppure fagli tagliare il pesce, perché a già fatto tanti figli. E senza più 'o pesce non può fare più figli come mi ha spiegato la mia mammina.
Al Direttore di questo giornale che mio padre legge sempre e anche mia sorella; voglio dire di pubblicare questo che ho scritto, altrimenti dico a Gesù di farti morire pure a te."
Un alunno della scuola elementare di Chiaiano.
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