Piccole note sul caso Battisti
Data: Martedì, 07 settembre @ 17:24:12 CEST Argomento: Succede nel Mondo
Riceviamo e pubblichiamo: "A sentire i TG (e non solo) Battisti è una specie di mostro. In realtà ci sono cose che i media non vogliono dire, perché potrebbero risvegliare la nostra pigra coscienza... "
" Sarebbe già qualcosa se la ferocia con cui il nostro governo e la nostra opposizione inseguono un manipolo di persone che non rappresenta più alcun pericolo si spiegasse con una semplice, ancorché selvaggia, sete di vendetta. Ma il ministro padano non è un giustiziere della notte. E' un cacciatore di teste che insegue la preda sperando di incassare in cambio, al posto della taglia, un gruzzolo di voti sonanti.
Purtroppo non sono migliori né più nobili le motivazioni di quei partiti d'opposizione che lo inseguono e di fatto lo spalleggiano, anch'essi a caccia di voti forcaioli. Pardon: moderati."
Andrea Colombo, A tutta manetta, da Il manifesto del 24-8-2004
Vista la delicatezza della questione (in gioco c'è molto di più di una semplice richiesta di estradizione, ci sono interessi elettorali e vendette da compiere) bisogna precisare meglio alcuni aspetti della vicenda.
Personalmente ritengo che non sia giusto estradare Battisti, perchè:
1. La questione (almeno per i francesi) non verte sulla colpevolezza o meno di Battisti, ma sul rispetto di una parola data oltre vent'anni fa (Dottrina Mitterand). Inoltre l'estradizione era già stata rifiutata dalla Francia nel 1991, perciò Battisti non può essere sottoposto a giudizio due volte sullo stesso reato.
2. I media italiani, che hanno dimenticato cosa sia la presunzione d'innocenza, sposano subito la tesi dei pm, senza andare a documentarsi, come sarebbe loro dovere. Addirittura si inventano cose che non risultano nemmeno dagli atti, come la leggenda secondo cui Battisti sarebbe stato il leader dei Pac.
3. Il processo subito da Battisti è assolutamente illegittimo, per vari motivi:
a) è basato sulle accuse di un pentito (Pietro Mutti) sicuramente inattendibile.
b) è stato viziato dal ricorso alla tortura (che in Italia non è un reato!!!!) come denunciato da diversi "interrogati". Il giudice in quel caso ha parlato di "percosse" ma, visto che gli unici testimoni erano gli agenti e questi (chissà perchè!) non confermavano di aver percosso gli imputati, ha deciso di non procedere, anzi, ha accusato gli imputati di essersi inventati le torture per delegittimare il processo.
c) alcuni accusatori di Battisti erano, a detta degli stessi periti del tribunale, degli psicolabili.
d) last but not least, il processo a Battisti è stato effettuato in contumacia (un retaggio dell'Inquisizione), senza che l'imputato ne sapesse niente (era infatti latitante in Messico e non aveva contatti con i suoi difensori).
Per questo trovo inaccettabile che in Italia si sia levato un coro unanime contro Battisti, sia da destra (ma questo è comprensibile, se si pensa alla Lega e ad AN che agitano minacciose le loro forche ogni qual volta ne capiti l'occasione) che da sinistra. La "sinistra" italiana, infatti, per sfruttare elettoralmente i processi a Berlusconi, va a braccetto con la magistratura, senza preoccuparsi di differenziarsi dalle posizioni governative. Difendere Battisti sarebbe una scelta impopolare: si perderebbe in un sol colpo sia l'elettorato di centro (che li accuserebbe di essere amici dei terroristi) sia l'asse con i giudici, fondamentale per screditare Berlusconi. Questi calcoli politici mi fanno assolutamente schifo. Invece di difendere un uomo che non rappresenta più alcun pericolo sociale e farla finita una volta per tutte con uno dei periodi più bui della nostra storia, ci si allinea alla folla vociante con la bava alla bocca e il cappio in mano.
In attesa impaziente dell'esecuzione.
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