Londra: Prozac nei rubinetti
Data: Lunedì, 30 agosto @ 14:07:30 CEST Argomento: Succede nel Mondo
UN'ACQUA DAVVERO MIRACOLOSA
Brutte notizie per l'assessorato al turismo della cittadina di Lourdes, famosa per le sue acque miracolose oltre alle altre ben note ragioni. Trapela infatti ogni tanto una di quelle sottaciute notizie che potrebbero indurre a forti riflessioni menti saggiamente indagatrici e così, in un giorno afoso d'agosto, abbiamo appreso da qualche trafiletto ben nascosto dei nostri giornali ad uso balneare che i nostri amici inglesi ingeriscono quotidianamente PROZAC, il più celebre antidepressivo d'oltremanica.
"Bene, dove sta la notizia, " giustamente chiederete "se dal 1999 al 2001 le prescrizioni di tale farmaco già sono salite da 9 milioni a 24?"
E invece la notizia c'è, dal momento che gli ignari londinesi avrebbero assunto il medicinale tramite l'acqua corrente dei loro rubinetti di casa. La singolare scoperta, operata dall'Agenzia di Protezione Ambientale inglese e subito messa a disposizione delle autorità preposte, è stata da queste ultime giustificata con formule d'imbarazzata e imbarazzante pochezza: il farmaco, ormai così diffuso, avrebbe attraversato le fognature giungendo ai fiumi e da qui le acque, si spera adeguatamente depurate avrebbero concluso il loro circolo tornando da dive erano partite, ovvero sulle tavole dei sempre più stupiti britannici.
Ora, a parte che volendo si potrebbe discutere sulle fonti d'approvvigionamento idrico del Regno Unito, che francamente, se le cose stessero davvero così, forse andrebbero lievemente riviste, è risultato evidente agli occhi di molti quanto una tale spiegazione fosse miseramente inadeguata e perfino, in fondo, risibile se non concernesse aspetti di tale inaudità gravità, al punto da indurre il responsabile Ambiente dei liberal democratici, Norman Baker, personaggio di spicco del suo partito in forte ascesa e non noto dietrologista, a configurare l'episodio come " un caso di terapia farmacologica di massa occulta".
Bravo Norman, ci sei andato vicino! In effetti, credere che l'episodio si trattasse solo di una singolare casualità, specie dopo le spiegazioni proposte, avrebbe fatto torto all'intelligenza di un qualsiasi essere raziocinante e ricondurre l'operazione a un preciso disegno di qualcuno è il meno che si potesse fare. Ma il signor Baker, pur essendosi spinto incredibilmente avanti per essere un esponente politico che fra qualche anno potrebbe rischiare di trovarsi al governo, riconduce tutto a un sì grave ma quasi generoso tentativo di riequilibrare menti e corpi dei suoi un po' troppo ansiosi e concittadini: e chissà, potrebbe aver ragione;io trattandosi di episodi nient'affatto circoscritti alla sola Inghilterra e che richiedono la complicità d'ingenti apparati coordinati dai locali governi mi permetto di dubitare.
Ma vediamo se una più diretta conoscenza del famigerato Prozac può confortare o meno le nostre tesi...
UN ANTIDEPRESSIVO SENZA CONTROINDICAZIONI?
Per lungo tempo il Prozac, messo in commercio dalla famigerata multinazionale farmaceutica Eli Lilly,che nei paesi anglosassoni ha dilagato, ci è stato presentato nella maniera siffatta: un antidepressivo di nuovo corso, cioè del tutto privo di effetti collaterali, a differenza dei vecchi ansiolitici di matrice tedesca tuttora così presenti in Italia e in Europa.
Sostanzialmente, si trattava di un farmaco che avrebbe dovuto porre rimedio pressochè definitivo al sempre crescente fenomeno della DEPRESSIONE, vera inestirpabile piaga dei paesi occidentali, patologia in esponenziale crescita e dagli altissimi costi sociali, dato che un depresso, a parte essere un malato da curare è prima di tutto un elemento improduttivo, vera bestemmia per un sistema economico regolato da leggi che all'uomo antepongono il profitto.
Ma questa panacea ribattezzata "pillola della felicità",così sicura al punto da essere negli Usa tranquillamente prescritta anche ai bambini (bambini depressi... vi sembra normale?) sotto forma di innocue pastiglie al gusto di menta, si è ben presto rivelata né migliore né peggiore delle sue consimili precedenti: cosicchè, nell'allegato (almeno qui in Italia) foglietto illustrativo leggiamo fra gli effetti senz'altro indesiderati diverse possibili alterazioni a carico del sistema nervoso centrale, quali (e riporto fedelmente, ingrandisco solo i passaggi che più mi interessano ai fini del discorso): tremori,disturbi del movimento, cefalea, anoressia, ansia e sintomi associati, sensazione di instabilità, affaticamento, INSUFFICIENTE CAPACITA' DI CONCENTRAZIONE o alterazioni del processo cognitivo, DEPERSONALIZZAZIONE, attivazione maniacale, disturbi del sonno (il tutto fatto salvo l'immancabile fenomeno dell'assuefazione e, per assunzioni protratte nel tempo, della dipendenza).
Non c'è male, vero? Ma già conosciamo le ragioni che han fatto sì che a sostanze naturali da sempre presenti in ogni epoca e civiltà venissero sostituite a forza queste alchemiche essenze.
Ora, apparendo chiaro che si tratta sempre della stesse forme riconducibili a un sostanziale ottundimento della volontà e una ridotta capacità di risposta emotiva, risulta con evidente chiarezza quali possano essere i fini, tutt'altro che ispirati alla salvaguardia della salute dei cittadini, che muovono azioni quali quella di cui abbiamo discusso.
Immettere in un organismo sostanze quali Prozac e affini previene quasi completamente l'insorgere di un'autocoscienza che per taluni (presumibilmente gli stessi che hanno creato le condizioni affinchè tali disturbi insorgessero, attraverso l'edificazione di una società basata su principi anti-umani) potrebbe essere pericolosa, ritardando l'insorgere di tali indesiderati effetti attraverso una sorta di vaccinazione preventiva (espressione forte, ma non poi così difforme da quella manifestata dall'autorevole politico Norman Baker).
E questo tralasciando i costi evitati, l'accresciuta efficienza della macchina-uomo e infine, delizia dei Governanti uniti & Co. al potere, la sua maggiore controllabilità
Comunque, di fronte a tanto catastrofismo, io invito sempre a guardare i lati positivi: l'acqua miracolosa non è più in qualche inaccessibile e poco alla moda paesino dei Pirenei, ora per sentirvi miracolati vi basterà andare nella ben più affascinante Londra e accostare il vostro bicchiere al rubinetto.
Riceviamo e pubblichiamo, Un grazie a Lupo_dagli_Occhi_rossi
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