Il racconto di Ivo che ha seguito i Ramblers nel loro tuor sardo
DIARIO "SARDO"
di Ivo
Il
mio diario inizia all'aeroporto di Caselle l'8 luglio 2004 intorno alle 9.30
(i Ramblers sono già tutti a Cagliari, Ice è arrivato in nave
la mattina presto insieme a Luciano "il vecchio" del merchandising,
ai ragazzi del service, al tir guidato dal grande Franco),leggera pioggerellina
con una temperatura sui 20 gradi. Dopo il check-in (mi sorgeva il dubbio che
andasse tutto bene !!!) si inizia nel migliore dei modi: il volo Air-One partirà
con una decina di minuti in ritardo (poco male, penserete voi). Purtroppo, dopo
vari aggiornamenti sul tabellone delle partenze, l'attesa per l'imbarco si protrae
fino a mezzogiorno. Sul volo prende posto anche Talu, l'ingegniere del suono
rambler nonché proprietario dell'impianto che i nostri vagabondi usano
in questo tuor.
Dopo un volo alquanto ballerino (meno male che Ice ha scelto il viaggio in nave)
dolce atterraggio a Cagliari intorno alle 14.00 dove il cielo è sereno
e la temperatura "leggermente" più alta (30 gradi); un breve
passaggio in hotel a depositare armi e bagagli, dove incontro anche i Ramblers
e Lele (tuor manager), e via subito alla Fiera (l'area dove si svolgerà
il concerto). Il palco con l'atrezzatura è ormai pronto e io e il "vecchio"
incominciamo lo studio (per queste cose ci vuole una lunga riflessione) per
dove piazzare il banchetto del merchandising. Dopo calcoli "balistici"
e "rilevazioni geologiche e spaziali" che ci portano via un paio d'ore,
siamo soddisfatti del risultato (insomma, alla fine, il posto più all'ombra
che troviamo). Intanto arrivano i Ramblers per il soundcheck, e con l'aiuto
di Cisco incominciamo a preparare il banchetto. Il materiale che abbiamo dovrebbe
durare per tutte e tre le date sarde.
Il soundcheck dei nostri è breve: grazie ai ragazzi di Talu, da Johnny
a Marchino l'impianto è a posto, il suono perfetto perché sia
Talu e Casci al mixer, che Uazza ( il mitico e grande fonico palco, nonché
filosofo di vita alternativa) e Bunny (anche accordatore) dal palco sono dei
maghi.
Apertura dei cancelli alle 20.00 in punto e siamo subito sommersi dalle richieste
di magliette, gadget e cd (forse anche per la presenza al banchetto in quel
momento di Cisco).
Il concerto inizia intorno alla 22.30. Oltre due ore di concerto con una scaletta
tiratissima con un pubblico che è arriva a toccare più di tremila
presenze. Cisco è in gran forma e ha voce da vendere.
Il
concerto si chiude, come sempre in questo tuor, con Ninnananna e dopo un ennesimo
assalto al banchetto smontiamo il tutto e finiamo la serata, con quasi tutti
i ramblers e Uazza nel furgone di 2° mano preso in affitto per queste date
sarde con Cisco alla guida, al Poetto in un locale sulla spiaggia con tanto
di musica reggae.
Il giorno dopo la partenza per Nuoro è per le 12.30. Fry è mattiniero
e io e Daniele lo troviamo già su una sdraio a "raccogliere"
il sole. Io sono già alla ricerca di un caffè, con la hall dell'hotel
che è invasa da un via vai di "brutte facce" (sicuramente sono
musicisti !!!). Scopro poi che a Cagliari in serata si svolgerà una rassegna
di musica metal e che alcuni di loro fanno parte niente pocodimenoche degli
"Halloween", un gruppo molto conosciuto nell'ambiente musicale metallico.
Il viaggio verso Nuoro con il furgone (sembra funzionare anche l'aria condizionata,
ma ciò non permette al mezzo di superare gli 80 km all'ora) sarà
abbastanza lungo: ci sono anche difficoltà in salita e il furgone arranca
come un animale ferito. Franchino, che è alla guida, ha anche un inizio
di "paresi" alla gamba per via dell'accellatore che è un po'
duro. Dopo oltre due ore arriviamo alla periferia di Nuoro. Nella breve sosta
per capire dove si trova l'anfiteatro, il caso ci fa parcheggiare nelle vicinanze
di una clinica ospedaliera dove, ai custodi, proviamo a chiedere se è
possibile far ricoverare il Gabibbo (magari con una camicia di forza) per i
suoi stati di pazzia ormai cronici (chi lo ha visto esibirsi nel "bicchiere
dell'addio" può capire
).
L'anfitaetro di Nuoro ha un bellissimo impatto visivo ma non è molto
indicato per un concerto dei nostri vagabondi, inoltre lo spazio transennato
tra il pubblico della prima fila e il palco è eccessivo e mal sezionato,
come eccessive ci sembrano le forze dell'ordine (mai visti così tanti
poliziotti ad un concerto ramblers). La sera, climaticamente, è abbastanza
fredda ma le circa 1600 persone riscaldano bene l'anfiteatro. Purtroppo c'è
anche un'incidente a un ragazzo ch3, probabilmente per le transenne o per le
ripide gradinate, penso si fratturi una caviglia.
Per quanto riguarda il banchetto, c'è praticamente il colpo finale e
a Stintino non sapremo sicuramente cosa venderemo.
Alla mattina dopo caffè e giornali siamo pronti a partire per Porto Torres
- Stintino. Cisco nell'attesa, tutto serio, ci legge alcuni passi di un libricino
(maoista) che gli ha dato Zioborghe a Cagliari. A me e a Kaba ci viene già
il mal di testa (ah, 'sti comunisti
).
Del viaggio con il mitico furgone ricordo poco: io e Robby, che ha un pc portatile,
ci scambiamo impressioni e consigli "informatici", mentre Kaba è
intento a filmare il paesaggio con la sua telecamerina.
La piazzetta
di Stintino con il palco è caratteristica e alla sera 1400 persone saltano
e ballano con i nostri musicisti. Nella scaletta è stata inserita per
l'occasione "i funerali di Berlinguer", in omaggio ad Enrico e alla
sua terra (era nato a Sassari e in vacanza frequentava le spiagge di Stintino).
Tra il pubblico c'è anche una nipote del segretario del Pci che personalmente
ha ringraziato i ramblers per l'omaggio. Ho anche l'occasione di incontrare
Giovanni (giovanni78) e i suoi amici che collaborano con la Grande Famiglia
(ragazzi, siete veramente malati di "ramblerite" acuta).
A fine concerto anche un fuori programma di Fry e Cisco che s'improvvisano buskers
in mezzo al pubblico rimasto.
La cronaca finisce qui, queste ultime mie righe per ringraziare i ramblers e
Luciano per avermi sopportato, un grazie a Lele per avermi praticamente organizzato
questo mio minitour, a Uazza con le sue filosofie di vita, a Bunny, Teo, Franco,
al grande Big Talu e a Casci, ai "rocciatori" Johnny e Marchino, e
a quelli che mi sono sicuramente dimenticato dello staff ramblers.
Purtroppo
non ho potuto inserire le circa 40 foto che documentavano questo tuor sardo
(ho bruciato la scheda della digitale). Ho inserito però alcune foto
direttamente scattate dai ramblers tratte da date italiane ed estere di questo
infinito tour di Viva la vida.
La scaletta:
La legge giusta, El Presidente, Cent'anni di solitudine (non eseguita a Stintino),
Ebano, Viva la vida, Grande famiglia, I funerali di Berlinguer (eseguita solo
a Stintino), Macondo Express (La Locomotiva), Una perfecta excusa, I cento passi,
Terra del fuoco, Fuori campo (Ramblers dub), Il Tetsamento di Tito, La banda
del sogono interrotto, La rumba (Clandestino e S. Maria del pallone), Ahmed
l'ambulante, polke irlandesi, Transamerika, Clan banlieue, Canzone dalla fine
del mondo,Il bicchiere dell'addio, Etnica danza, Morte di un poeta, In un giorno
di pioggia, Bella ciao, The great song of indifference, Ninnananna.