L'IGNORANZA
di Milan Kundera - ed. Adelphi
Citazione:"Omero rese gloria alla nostalgia con una corona dalloro
e stabilì in tal modo una gerarchia morale dei sentimenti. Penelope sta
in cima, molto al di sopra di Calipso. Oh Calipso! Penso spesso a lei. Ha amato
Ulisse. Hanno vissuto insieme sette anni. Non sappiamo per quanto tempo Ulisse
avesse condiviso il letto di Penelope, ma non così a lungo. Eppure tutti
esaltano il dolore di Penelope e irridono le lacrime di Calipso.
L'IGNORANZA
di Milan Kundera
- ed. Adelphi
Un
uomo e una donna si incontrano per caso mentre tornano al loro paese natale,
che hanno abbandonato vent'anni prima scegliendo la via dell'esilio. Riusciranno
a riannodare i fili di una strana storia d'amore, appena iniziata e subito inghiottita
dalla palude stigia della storia? Il fatto è che dopo una così
lunga assenza "i loro ricordi non si assomigliano". Crediamo che i
nostri ricordi coincidano con quelli di chi abbiamo amato, crediamo di avere
vissuto la medesima esperienza, ma è solo un'illusione. D'altro canto,
che può fare la nostra flebile memoria? La nostra memoria che, del passato,
non ricorda che un'"insignificante minuscola particella senza che nessuno
sappia perché proprio questa e non un'altra"? Viviamo sprofondati
in un immenso oblio, e ci rifiutiamo di saperlo. Solo coloro che, come Ulisse,
tornano dopo vent'anni alla natia Itaca possono contemplare da vicino, attoniti
e abbagliati, la dea dell'ignoranza. E solo Kundera, fra gli scrittori di oggi,
poteva riuscire a trasformare temi vertiginosi come l'esilio, l'assenza, la
memoria, l'oblio in materia romanzesca e a orchestrare con essi una magistrale,
toccante polifonia