NOTTURNO, CAMDEN LOCK da "Raccolti" (4'20")
NOTTURNO, CAMDEN
LOCK
da
"Raccolti" (4'20")
Il testo è
di Alberto Cottica, che ci ha dato una breve delucidazione sui luoghi
citati:
"..."Notturno, Camden
Lock" è ambientata nel quartiere londinese di Camden Town, dove
ho abitato tra il 1992 e il 1993. Come molte parti di Londra, anche questo quartiere
è attraversato da canali navigabili. Il più importante di questi
è il Regent's Canal, che porta da nord fino a Regent's Park (dove c'è
il famoso zoo di Londra). All'altezza di Camden High Street, la via principale
del quartiere, il canale è servito da una chiusa (è una specie
di ascensore idraulico, che serve alle barche per superare i dislivelli): "chiusa",
in inglese, si dice "lock", e questa chiusa in particolare si chiama
Camden Lock. E' abbastanza famosa a Londra, perché proprio dove c'è
la chiusa c'è un mercato di vestiti, artigianato, Doc Martens di tutti
i colori, bigiotteria, libri ecc. molto frequentato anche da turisti italiani.
Ci sono, ovviamente, parecchi pubs, fra cui il famoso "World's End",
che è il più grande di Londra e (dicono) del mondo, e molte notti
mi è capitato di sedermi di fronte al canale a pensare ai cazzi miei
con un bicchiere in mano.
Waterloo Bridge, che non è a Camden, è un ponte sul Tamigi sotto
cui dormono decine di barboni ogni notte; King's Cross è un quartiere
confinante con Camden, dove c'è una grande stazione ferroviaria e dove
battono le prostitute da dieci sterline a botta. Infine, il cuore degli immigrati
è a Delhi (città dell'India) o a Tralee (cittadina irlandese nella
contea Kerry). Indiani e irlandesi sono, ovviamente, tra gli immigrati più
numerosi a Londra...".
A volte il vento mi porta
le note di un flauto o il profumo di pioggia
e sogno di averti al mio fianco
ma so che l'oceano mi separa da te
Voglio stare un po' seduto qui
a finire il mio bicchiere
e a guardare le barche addormentate
sulle acque del Regent's Canal
da qui non si sente il traffico
che percorre la Camden High street
solo il vento mi porta le voci degli uomini
di ritorno dall'ultimo pub
Il silenzio addormenta la grande città
che si culla sotto la luna
chiude gli occhi ai barboni nei sacchi a pelo
al riparo di Waterloo bridge
calma il sonno degli immigrati
con le loro valigie disfatte
li riporta nel sogno
là dov'è il loro cuore
per le strade di Delhi o Tralee
E anch'io ti mando un pensiero
E un augurio di sonni tranquilli
Ma vorrei che potessi sederti al mio fianco
Sul pontile del Regent's Canal
Bevo l'ultimo sorso e ritorno
alla stanza che da un po' chiamo casa
e cammino leggero per non disturbare
la città che continua a dormire
i negozi e le banche chiuse
la Nothern Line silenziosa e deserta
le puttane a King's Cross
finalmente struccate
a godersi la tranquillità
E anch'io mi addormento più calmo
E spero che ti ritroverò in sogno
E che cammineremo per mano nel sole
Sulle rive del Regent's Canal