Belli gli amici di Bush !!!
Data: Sabato, 22 maggio @ 12:09:28 CEST Argomento: Per Non Dimenticare
Da Liberazione del 18/05/2004
Il trafficante d'armi
al servizio di Bush.
Niente da fare. Nemmeno adesso che l'auspicato rafforzamento delle Nazioni Unite potrebbe aiutarli a cavare le castagne dal fuoco iracheno. Washington non riesce proprio a smarcarsi dalla cricca texana che l'ha presa in ostaggio e dalle connesse relazioni pericolose che i neo-conservatori coltivano da anni con il sottobosco criminale dei peggiori traffici internazionali. Occasione dell'ennesimo conflitto con le Nazioni Unite, questa volta, è la difesa d'ufficio di «uno dei peggiori mercanti di morte in circolazione» come l'ha definito l'ex ministro degli esteri britannico Peter Hain. Alla risoluzione per il congelamento dei suoi beni, che a marzo era in dirittura d'arrivo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, gli Usa hanno risposto con un veto, immediatamente supportato dal governo Blair. Eppure il signor Victor Bout, ex pilota sovietico riconvertitosi in trafficante d'armi, è il personaggio più impresentabile che si possa immaginare. La risoluzione Onu fa infatti parte di un pacchetto che mira a bloccare l'attività dei trafficanti internazionali di armi e di diamanti che hanno attivamente foraggiato - arricchendosi a dismisura - le interminabili guerre africane: una misura senza la quale non è possibile avviare alcun piano di pace effettivo in paesi dilaniati dai conflitti come la Liberia, la Sierra Leone o il Congo, tanto per citarne alcuni.
...Per quale motivo questo signore abbia amici così potenti è presto detto: attualmente i suoi servizi sono richiesti in Iraq dove, secondo un ex-funzionario delle Nazioni Unite, «le forze armate statunitensi stano utilizzando gli aerei di Victor per la logistica». La cosa è stata confermata da un altro diplomatico vicino all'Onu che cercava di spiegarsi per quale motivo il nome di Victor fosse sparito dalla lista britannica dei trafficanti da bloccare. Pare che alcuni funzionari statunitensi abbiamo chiesto a Londra di escludere Bout perché «lo stiamo usando in Iraq».
...Agli increduli basti ricordare che la famiglia Bush non è del tutto nuova a questo genere di affari. Lo scandalo Iran-Contras, che decretò la fine - purtroppo transitoria - di alcuni membri dell'attuale amministrazione - riguardava appunto un commercio di armi in aperta violazione dell'embargo contro l'Iran lanciato dallo stesso governo Usa. Del resto la sanguinosa guerra scatenata da Saddam contro l'Iran della rivoluzione islamica su richiesta degli americani, per l'Occidente fu un ottimo affare. Armi britanniche e statunitensi furono vendute a entrambi i contendenti per tutta la durata del conflitto, ben otto anni, con una regia estremamente attenta a compensare con nuove forniture il fronte che vacillava.
L'articolo di Liberazione, in parte sopra riportato, non è uno scoop... era l'apertura del Financial Times di lunedì...
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