11 MARZO 2004 e...
Data: Venerdì, 14 maggio @ 10:06:00 CEST Argomento: Per Non Dimenticare
“La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione… liberi, sentirsi liberi forse per un attimo è possibile ma che senso ha se è cosciente in me la misura della mia inutilità?...”
Chissà quanti iracheni avranno sentito mai parlare di Gaber, ma credo che i loro pensieri siamo pressappoco questi.
Non c’è guerra umanitaria o preventiva, ma solo la guerra. Siamo consapevoli dell’orrore di un terrorismo che quella guerra forse non crea, ma potenzia e alimenta. Ci ripugna per i mezzi che usa e per il fine che si propone. Ma non è la guerra la soluzione. Ogni bombardamento lascia un’impronta indelebile, i civili caduti, che la dialettica politica definisce le “vittime per la pace nel mondo”, inevitabili incidenti di percorso. Ma ora che i caduti sono in “casa nostra”, tutti siamo pronti a condannarli.
La guerra e il terrorismo hanno la stesso volto: gli occhi di chi, di anni nella sua vita, non ne ha visti ancora abbastanza; il colore del sangue di vittime innocenti; la voce di chi ha paura e ha voglia di urlare… la voce di chi ha perso la propria libertà.
Qualcuno ha detto, nel condannare il terrorismo, che la cultura islamica è inferiore alla nostra. Ma chi siamo noi per giudicare… ma chi siete voi, terroristi, per decidere delle nostre vite.
Riceviamo e Pubblichiamo
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