DAVANTI A UN BICCHIERE DI VITA !!
Data: Mercoledì, 30 giugno @ 12:35:35 CEST Argomento: Notizie da La Grande Famiglia
E' uscito il primo CD dei nostri amici “The Drunk Butchers” intitolato "DAVANTI A UN BICCHIERE DI VITA".
I Drunk Butchers sono nati nel 1999 cominciando a suonare nei locali di Bologna e nelle zone limitrofe, oggi sono un punto di riferimento dell' Irish Folk in Emilia Romagna. Partecipano e curano in parte l'organizzazione anche alle feste per "L'Irlanda In Festa" di Bologna e Firenze, del Primo Maggio in piazza Maggiore a Bologna, alla "giornata nazionale antimafia" in Calabria e a Marzabotto per l' ANPI e sono sempre presenti al Foddstock!
La formazione vede Stanz alla voce e alla chitarra, Piero al basso, Thomas al violino e al tin whistle, Gabriele alla batteria, Fabio alla fisarmonica e il mitico Scaglia al mandolino e al bouzouki.
Come tutti i fans dei Modena City Ramblers, sono grandi amanti dell' Irish Folk e lo mischiano con canzoni tradizionali italiane e con la loro innata goliardia e simpatia che spicca in ogni loro concerto dove parlano di amici passati, sbornie, vino rosso, tanta birra dell'amata Irlanda.
L'opera dei Drunk Butchers vanta collaborazioni eccellenti come quelle di Franchino, Dudu e "Fry" Moneti dei Modena City Ramblers, tutte le canzoni sono state scritta da Stanz e soci.
Intervistiamo per il gruppo il cantante e amicone della Grande Famiglia Michela "STANZ" Stanzani.
1-Parliamo un po' della storia, siete partiti subito con la passione dell'Irish Folk? Siete gli stessi dall'inizio o la formazione è cambiata?
D-Gli anni 90 sono stati gli anni dell'invasione degli irish pub ed anche la musica ne ha risentito molto... Io e Scaglia avevamo un gruppetto di disperati ed abbiamo iniziato ad interessarci al genere, i Modena ed i Pogues ci hanno influenzato parecchio. All'inizio eravamo io, Piero, Scaglia e Gabri, oltre allo zio Claudio al banjo che però ha lasciato per motivi familiari, poi c'è stato Antonio alla fisa (che oggi suona col Parto delle nuvole pesanti) e Dario alla cornamusa per un annetto, fino ad arrivare al 2001 dove è entrato Thomas ed al 2003 quando è entrato Fabio; da allora sempre gli stessi...
2-Tanta fatica e tanto tempo per questo CD, quali sono le prime impressioni?
D-Tanto tempo perché comunque i Drunk Butchers sono prevalentemente una band live, con un grosso amore per il pubblico e la sana baracca, con oltre 50 date all'anno in giro x la penisola... Trovare il tempo e la voglia x tirare le fila di tanta esperienza è stata dura, ma lo abbiamo fatto soprattutto x noi stessi e x la gente che da sempre ci è vicina, per darci nuovi stimoli... Le prime impressioni sono buone, ci piace il suono, i pezzi li suonavamo già live da un po’, abbiamo cercato di mantenere il suono il più simile possibile ad un concerto....
3-Vi siete avvalsi di ospiti di lusso, c'è stato qualche aneddoto simpatico o interessante durante le registrazioni?
D-Le imprecazioni toscane di Moneti sono delle vere perle... Si, i 3 modeni sono stati davvero mitici, ci ha fatto un piacere enorme averli ospiti nel disco, sono sempre stati grandi nei nostri confronti!
4-Tanta voglia di raccontare l'Irlanda in tanti pezzi...
D-Già... L'Irlanda... La terra per eccellenza, i suoi profumi, la sua gente, i suoi colori... E' molto difficile scrivere quello che l'Irlanda ti lascia dentro e quello che ti spinge a tornarci... Abbiamo provato, nel nostro piccolo, a rinchiudere in pochi minuti parte di queste sensazioni...
5-Avete dedicato un pezzo bellissimo a Luca "IL Gabibbo" Giacometti, amico di tutti noi, quanto è stato difficile pensare a un pezzo per lui?
D-Col Gabibbo c'era un rapporto speciale, avevamo già inciso diverse cose assieme in un mini album di cover e abbiamo suonato a volte col Gabi al mandolino... Avevamo anche messo su un quartetto acustico con lui... E' stato un grande davvero, molto amico di Scaglia che ha poi scritto questo planxty, come la tradizione irlandese vuole quando un grande amico se ne va... E' l'unico pezzo dell'album registrato live in studio, e siamo convinti che questo planxty sia il modo più bello per ricordarlo... Nessuna difficoltà, tutto molto naturale...
6- In “Storie di Belfast” raccontate di un poeta dell'Irlanda Del Nord con tutte le difficoltà vissute anche sulla pelle delle precedenti generazioni, come vedete la situazione in questo momento?
D-Mah... Ci sono voluti 38 anni perché un premier inglese riconoscesse che la famigerata "Bloody Sunday" fu colpa dell'esercito inglese e non accampasse scuse di nessun tipo... Le parole non seguono sempre i fatti, ci piacerebbe davvero che chi ha scelto la violenza e la repressione per contrastare una legittima protesta potesse riflettere e anche oggi operare con azioni concrete per cercare di riparare almeno in parte decenni di dominio con la forza ed il terrore negando i più elementari diritti umani... Questi fatti sono difficili da dimenticare a Belfast...
7- In "Acero Rosso" parlate di un vostro amico scomparso, come mai l'idea di suonarci un pezzo tarantellato?
D-Si, il grande compagno Renato... L'idea era quella di un pezzo legato fortemente alle tradizioni della terra, proprio perché in memoria di Renato è stato piantato un acero dalle foglie rosse e lui era di Terni... Quindi un ritmo del centro d'Italia della tradizione culturale di quelle parti reinterpretato in chiave più moderna...
8- Nei vostri concerti c'è tanta allegria, aria di festa e di aggregazione, poi però nell'album troviamo qualche pezzo malinconico e romantico, allora i Drunk sanno anche essere seri e sentimentali? E' una cosa maturata negli anni?
D-Beh, si... forse troppo romantici no, ma sentimentali si... Alla fine l'Irlanda è anche questo...
9- Aspettative per questo CD?
D-A dir la verità non ci stiamo impegnando troppo per promuoverlo :-DD Pensiamo di fare qualche giretto nelle radio amiche in autunno e poi chissà... Comunque ad ogni concerto troviamo sempre qualcuno che non ha niente di meglio da comprare
10- A quando il prossimo lavoro in sala registrazione?
D-Abbiamo qualche idea già x quest'inverno, 4-5 pezzi nuovi, vediamo un po’ se il primo album ha fatto scuola e ci ha insegnato il duro lavoro in studio....
11- Altro da dire agli amici Grandifamiglioli?
D-Che dire... Un grande grazie perché è sempre bello dal palco vedere spuntare qualche famigliolo, da quella volta a Taneto fino ad oggi!!! Veniteci a trovare quest'estate, trovate tutte le date qui
www.myspace.com/drunkbutchers
E grazie a Gabry che ha curato questa intervista!!! A presto!!!!!!!!!!
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