I VALORI DEL PUBBLICO, E' QUI LA FESTA by MCR
Data: Lunedì, 03 maggio @ 14:00:42 CEST Argomento: Succede in Italia
I VALORI DEL PUBBLICO, E' QUI
LA FESTA
- Modena City Ramblers - da "l'Unità" del 3 maggio 2004
Una " riflessione"
scritta dai nostri vagabondi e pubblicata su l'Unità.
I valori del pubblico, è
qui la festa
- Modena City Ramblers - da "l'Unità" del 3 maggio 2004
Non è importante quanti fossero in piazza, sabato. È importante
chi fossero. Giovani, giovanissimi, belli nelle loro magliette colorate d'aforismi,
da simboli di gruppi musicali folk o hard-rock, di partiti neofiti o defunti da
tempo. Veramente uno spettacolo, vedere così tanta gente che ha solamente
voglia di stare insieme e di fare festa. Con il sole che rende ancora più
accesi questi colori. Dall'alto del palco sembra di vedere il mare quando è
leggermente increspato e forma quelle onde irregolari, che si scontrano e sollevano
schiuma e liberano energia. Viene quasi voglia di buttarsi fra la gente lasciarsi
trascinare dove decide lei. Sono questi ragazzi, la cosa più bella della
festa. Vengono da tutta Italia con bandiere, cartelli, striscioni e ti chiedi
dove sia Arsino o Cutignano, ma poi in realtà non è così
importante, perché l'importante è esserci, non da dove vieni. L'importante
è sapere perché sei lì. Si capisce dal sorriso di questi
ragazzi, così diversi da quelli finti dei cartelloni elettorali. L'uomo,
dice Marx è animale sociale. Niente di più vero, vedendo come sanno
stare insieme tanti ragazzi così diversi accomunati però da valori
così profondi.
Il backstage invece assomiglia più ad un formicaio, dove tutti hanno un
ruolo, in questa giornata di festa del lavoro. Macchinisti, uomini della sicurezza,
giornalisti, facchini, camerieri, operatori tv, sindacalisti, musicisti, si mescolano
camminando nervosamente, ascoltando, dicendo, vedendo, in un crescendo rossiniano
di adrenalina mano a mano che si avvicina l'ora x. L'unica zona di relax è
un oasi dove ti puoi gustare, giustamente in linea con lo spirito del concerto
e della festa, fette di salame, mortadella, parmigiano e acqua rigorosamente naturale.
Finalmente! Pane e salame. Pane e rose. Equità sociale, è scritto
sul grande palco. Anche questa è una delle cose belle di questo concerto.
Niente riguardi particolari per nessuno. Tutti sembra lavorino alla costruzione
e alla difesa di questo moderno Fort Alamo. Perché oggi più che
mai bisogna difendere il primo articolo della Costituzione. Lo vogliono cambiare
in "l'Italia era una repubblica fondata sul lavoro". E allora giù
di musica, parole, ironia, battiti di mani, orgoglio, balli, sudore, amore per
la pace. Gli ingredienti per resistere sono questi. Resistere a quest'attacco
alla nostra intelligenza, per sviluppata o meno che sia. Riprendersi le piazze
per fare festa è un bel modo per resistere. Grazie, allora, a chi c'era.
O a chi sarebbe voluto venire ma non ha potuto. O a chi è arrivato venti
minuti dopo. Grazie anche al "minculpop Rai" che con l'affaire differita
ha fatto un bell'autogol a nostro favore, facendo vedere la faccia pulita dell'Italia,
ovvero, "I giovani di Piazza San Giovanni". Faccia un passo avanti,
chi pensa davvero che stiano dalla parte sbagliata. Uno a zero per noi. Palla
al centro
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