Il 10 di Aprile arriva l'Onda Libera (ed il tour continua..)
Data: Mercoledì, 18 marzo @ 12:35:22 CET Argomento: Sotto il palco dei Ramblers
Il giorno 10 di Aprile sarà finalmente disponibile il nuovo album dei nostri, dal titolo Onda Libera, del quale avete già potuto ascoltare diverse canzoni in queste due settimane. E nel frattempo continua il tour lungo la penisola..
MODENA CITY RAMBLERS, “ONDA LIBERA”
Il nuovo disco è l’undicesimo capitolo discografico dell’ormai quasi ventennale storia della band emiliana. Si compone di dodici canzoni, scritte, arrangiate e prodotte dagli stessi Ramblers, che, per le registrazioni, effettuate presso la consueta “base” dello studio Esagono di Rubiera (RE), fanno quasi tutto da soli, avvalendosi della collaborazione alle fisarmoniche e tastiere di Leonardo Sgavetti (in tour con la band dall’anno precedente) e di pochi altri contributi esterni.
Già dal titolo si evince un chiaro richiamo a quello che è il tema dominante del lavoro: il concetto di libertà, interpretato a seconda delle canzoni nelle sue declinazioni più individuali o collettive. Mai come in questi tempi questa parola echeggia e rimbalza sulle bocche di tutti, svilita, strumentalizzata, svuotata di valore intrinseco nel suo essere piegata all’uso e consumo della propaganda mediatica, politica e militare. I Ramblers si confrontano con questo concetto e scendono in profondità, tra le piccole grandi schiavitù e i guizzi di libertà che animano e condizionano i sentimenti, gli affetti, le idee e i sogni di noi tutti e le utopie, le conquiste, i valori ma anche le mistificazioni e i pesanti condizionamenti che, come società, viviamo e accettiamo o subiamo.
Il disco alterna momenti di grande carica a dolci ballate, ritmi reggae e tzigani, valzer e sei ottavi tra Irlanda e meridione d’Italia, con sonorità che sono ormai classiche della musica targata MCR. È soprattutto la componente legata ai suoni della tradizione italiana, specie tarantella e tammurriata, a risultare in questo nuovo lavoro particolarmente evidente, caratterizzando il disco come quello più carico di riferimenti al nostro patrimonio di musica popolare.
L’uso del dialetto emiliano, da sempre una delle soluzioni espressive della band, si affianca poi nella title track a quello partenopeo, con una unione di lingue ed accenti che ribadisce come per la band, nelle differenze e nella varietà espressiva, si possano trovare le occasioni per accostare culture e abbattere confini, più che dividere.
Le voci di Betty e Dudu si alternano nelle varie tracce, assieme ad alcuni episodi di natura più corale, interpretando testi talvolta diretti e immediati, altre volte poetici e metaforici, che si vanno sempre ad inserire nell’alveo della tradizionale scrittura militante e sognatrice dei MCR.
Per la prima volta i Ramblers si assumono in toto anche la realizzazione della componente grafica del cd, sulla cui copertina compaiono, tra le righe di una bandiera che rimanda per foggia e cromatismi a quella di molte nazioni americane a cominciare dagli USA, ma che non è nessuna di esse, i primi articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, di cui si è appena celebrato il sessantesimo anniversario.
1 Onda libera: una dichiarazione d’intenti per una visione veramente “libera” del nostro futuro e del nostro impegno, per la qualità delle scelte che ci coinvolgono come cittadini e individui. L’onda è partita dalle scuole, non possiamo che guardare ai giovani studenti per immaginare e auspicare un cambiamento nella nostra società e nei suoi tanti falsi “valori di libertà”.
2 Libera terra: la dedica alla grande esperienza rivoluzionaria di “libertà nella legalità” dell’associazione Libera fondata da Don Ciotti.
3 Valzer chiuso in soffitta: un giro di valzer per un mondo ormai datato, che è fatto di ricordi, abitudini, parole, ideali, finanche oggetti, che “suonano” e appaiono vecchi, ma che sono espressione di una cultura più profonda, e perciò immensamente “più libera” di quella effimera, sradicata e omologata che ci viene propinata come “il moderno”.
4 Il naufragio del Lusitalia: una metafora dell’attuale situazione del cosiddetto “Popolo della sinistra”. Illuso per anni di aver raggiunto chissà quali conquiste sociali e civili. Mai così schiavo degli eventi. Davvero libero di immaginare ancora una rotta tra i marosi della politica?
5 Figli del vento: una canzone dedicata al popolo Rom, legato ad un unica bandiera, quella chiamata libertà. Senza esercito né patria, ma eternamente costretto a recitare il ruolo di “chi fa paura”.
6 Il mulino e il tuo giardino: poeticamente si confronta col tema dell’amore come relazione di coppia, saldo legame che per sopravvivere alle “bufere della vita” mai deve trasformarsi in prigione.
7 Di corsa: dedicata ai tanti che fuggono dalla guerra e dalla sua spirale di odio, violenza e follia. Con l’augurio che un giorno la loro corsa per la libertà possa diventare cammino per costruirsi una vita degna di essere chiamata “libera”. Partecipa alla canzone Emad Shuman, cantante degli aretini Kabìla.
8 Prigioniero di chi?: la condizione di prigionìa, dolorosa e umiliante nella sua perdita di dignità, che si tratti di una reale condizione fisica o di una schiavitù dell’animo o della psiche. La canzone muove i suoi passi dal ricordo della detenzione di Aldo Moro nel covo delle BR.
9 C’è tanto ancora: c’è da lottare e da impegnarsi, col braccio e con la mente, per costruire ogni giorno le nostre “libertà” d’individui e cittadini. E per coltivarle e difenderle.
10: Libera mente: tra Giamaica, Irlanda e il West per uno slogan da mandare, per l’appunto, a mente: usiamo il cervello, solo così sfuggiremo alla propaganda e al pensiero unico che ci controlla e condiziona.
11: La ballata della Dama Bianca: tammurriata sul tema della più crudele guerra mai dichiarata, che ci rende tutti meno liberi, imponendo ogni giorno il suo fardello di vittime. È la morte sul lavoro.
12: L’uomo nell’alto castello: libertà e potere. Solitudine e follia. Su ritmi ipnotici e quasi tangati si consuma la metafora di chi è stato Grande Burattinaio ma oggi è solo un vecchio allucinato. Ne è proprio valsa la pena?
Potete comunque ascoltare già da ora i due pezzi Libera Terra e la title track Onda Libera sul Myspace ufficiale del gruppo: www.myspace.com/modenacityramblers
Continua il tour in giro per l'Italia: tenere d'occhio il periodo tra il 25 Aprile e il 9 di Maggio, in particolare ;)
18/03/2009 22.00.00
FIRENZE
Saschall
"Irlanda in Festa"
19/03/2009 22.00.00
TORINO
Palaruffini
"Festa Irlandese" [ATTENZIONE: RINVIATA A DATA DA STABILIRE]
20/03/2009 22.00.00
CONEGLIANO VENETO (TV)
Zion Rock Club
21/03/2009 18.30.00
NAPOLI
Piazza Plebiscito
Partecipazione alla XIV Giornata della memoria delle vittime di tutte le mafie
27/03/2009 22.00.00
ROMA
Alpheus
28/03/2009 22.00.00
RECANATI (MC)
Extracinemusic
11/04/2009 22.00.00
CESENA (FC)
Vidia Club
12/04/2009 21.00.00
BORGO DI ACAYA (LE)
Castello
17/04/2009 22.00.00
TREZZO D’ADDA (MI)
Live Club
18/04/2009 22.00.00
MARGHERA (VE)
Fucina Controvento
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