I MCR fanno l'Onda in teatro!
Data: Martedì, 10 febbraio @ 20:33:10 CET Argomento: Sotto il palco dei Ramblers
Giovedì 5 e venerdì 6 febbraio i Ramblers hanno tenuto due concerti speciali al Teatro 5 di Cassina de' Pecchi (MI)...
Entrambi i live sono stati filmati e dalle immagini verrà poi ricavato un dvd che sarà allegato al cd "Onda Libera", in uscita ad aprile.
Per l'occasione i nostri hanno anche eseguito ben 6 brani tratti dal nuovo cd: "Libera Terra", "Di corsa", "Il naufragio del Lusitalia", "Valzer chiuso in soffitta", "Il mulino e il tuo giardino", "Figli del vento".
Libera Terra (cantata da Dudu e Betty) - il testo parla di libertà e il ritmo è una vivace tarantella tipo "La banda del sogno interrotto" ma più lento.
Di corsa (cantata da Dudu) - Dopo la libertà negli ideali, è la volta della libertà nel viaggiare e nel vivere sempre di corsa.
Il naufragio del Lusitalia (cantata da Dudu e Betty) - No, non c'è un errore, è scritto proprio così: Lusitalia. Il naufragio della nave Lusitania è uno dei più celebri della storia, ma quello a cui stiamo assistendo è il naufragio di una nave ben più grossa, sulla quale stiamo tutti navigando, ovvero l'Italia.
Direi che è il seguito ideale di "Quel giorno di primavera" e infatti Dudu l'ha presentata ricollegandosi a "Dopo il lungo inverno".
Valzer chiuso in soffitta (cantata da Betty) - Bellissima canzone (la mia preferita al momento ;-) sul tempo che passa, sulla brutta abitudine di dimenticare le tradizioni, le cose antiche, di lasciarle ammuffire in soffitta come se fossero cose vecchie, da dimenticare...
Stupendo il primo verso: "Questo non è un paese per vecchi...", colta citazione dell'omonimo film dei fratelli Coen!
Il mulino e il tuo giardino (cantata da Betty) - canzone molto romantica e quasi rarefatta, con flauti, arpeggi di chitarra acustica e con una suggestiva "coda" strumentale che la fa quasi assomigliare a qualche vecchio pezzo dei Byrds o di Crosby, Stills, Nash & Young!
A me ha ricordato "I prati di Bismantova", come immagini e nel modo in cui Betty l'ha cantata.
Figli del vento (cantata da Dudu e Betty) - il pezzo più veloce tra quelli nuovi, almeno tra i 6 che hanno suonato. Una vera e propria tziganata, dedicata ai figli del vento, ovvero il popolo rom, ricordato solo quando qualcuno di loro, ubriaco, stupra una donna o investe un passante, come se gli italiani non violentassero, non si ubriacassero e non investissero i pedoni.
Ice l'ha presentata ricordando, insieme alla shoah degli ebrei, anche l'olocausto degli zingari, sterminati anch'essi dai nazisti.
Il resto della scaletta dei due concerti si è srotolato tra brani più o meno vecchi: Ebano, Remedios, El Presidente, Viva la Vida, Mia Dolce Rivoluzionaria, Oltre la guerra e la paura... oltre naturalmente ai classici irrinunciabili come Clan Banlieue, In un giorno di pioggia e Bella Ciao in entrambe le versioni (versione mondina e versione partigiana).
Se questo è l'assaggio del nuovo tour, non vedo l'ora di abbuffarmi!
Daniele (CaffeSaturno)
Riceviamo e -direttamente da Cassina de' Pecchi- pubblichiamo, l'ottima recensione del concerto di CafféSaturno: grazie Daniele!!
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