Carnevalone Liberato a Poggio Mirteto
Data: Lunedì, 02 febbraio @ 13:05:00 CET Argomento: Succede in Italia
1 marzo: a Poggio Mirteto, paesino che dista 50 km ca da Roma, per festeggiare l'autoliberazione dallo Stato Pontificio, non a caso nella prima domenica di quaresima, fra Folk e Artisti di strada...
Da oltre trent'anni si festeggia in terra sabina, in ricordo di luce marcatamente anticlericale, l'autoliberazione dallo Stato Pontificio.
All'alba del 24 Gennaio 1861 scoppiò l'insurrezione. Trattandosi di un paese piccolo come Poggio Mirteto, difficilmente la troverete celebrata sui libri di storia. Quella mattina alcuni operai della locale vetreria inscenarono una "manifestazione sediziosa", come si legge in una ricostruzione del 1968 scritta da un giornalista sotto lo pseudonimo di Historicus Mandaelensis. La manifestazione si trasformò in una sommossa. Le ragioni di tale moto posso esser ritrovate nella fame e nelle cattive condizioni di lavoro degli operai lavoranti. Venne poi costituita una delegazione che si diresse a Rieti per chiedere l'annessione allo Stato Italiano anche di Poggio Mirteto, trovandosi esso sotto il dominio dello stato della chiesa. L'annessione avvenne il 27 Gennaio 1861. Il marchese Napoleone Gioacchino Pepoli decise di premiare Poggio Mirteto facendo passare la ferrovia Roma-Orte vicino al paese. Ciò avrebbe aumentato le possibilità economiche del luogo. Ma i cittadini di Poggio Mirteto rifiutarono. Chiesero invece di poter festeggiare il Carnevale la prima Domenica di Quaresima, in segno di ribellione verso il potere temporale della Chiesa che li aveva dominati. Da allora, il Carnevalone fu festeggiato in quella data più o meno fino all'avvento del Fascismo.
Sono oltre trent’anni che, grazie all'Arci, questa tradizione, innervata di storia popolare, ha ripreso vita.
...e tra saltimbanchi, mangiafuoco, giocolieri, percussionisti, musici salentini, artisti di strada e concerti di casa folk (e stand enogastronomici) ci si ritrova ogni anno colà dove il tempo è lì seduto ad aspettare...
Riceviamo e pubblichiamo, grazie erbalibera.
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