Di Gelmini, proteste, cortei, Cossiga, scuola, spranghe e...
Data: Giovedì, 30 ottobre @ 15:09:07 CET Argomento: Succede in Italia
Dalla strada alla rete e ritorno... - di Arianeve
E così pare che i suggerimenti dati da Cossiga siano stati presi in buona considerazione.
Se qualcuno se li fosse persi, ecco cosa il nostro ex-presidente della Repubblica ed ex- ministro dell’Interni dichiarava giorni fa:
(riportato da Alessandro Gilioli sul suo blog Piovono rane e prontamente segnalato dal nostro DaniTo)
Voglio sentire il suono delle ambulanze
«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interni (…). Gli universitari? Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì».
(Gli illuminati consigli di Cossiga a Maroni, sul Quotidiano nazionale di un paio di giorni fa)
PS: Per precisione e correttezza: nella versione cartacea pubblicata dal QN Cossiga non dice «picchiarli a sangue», ma solo «picchiarli»; e non c’è nemmeno la parola «massacrarli». La versione che ho citato qui sopra era quella pubblicata da Dagospia. Non cambia molto nella sostanza, ma mi è stata fatta notare la discrepanza e quindi è giusto precisare. Probabilmente la versione pubblicata da Dagospia era quella originale dell’intervista, a cui Cossiga ha poi fatto delle correzioni nei virgolettati rileggendoli (di solito succede così nelle interviste ai politici). - (da Alessandro Gilioli)
Una cosa particolare è poi successa ieri, che un giornalista, invece che scrivere riportando le notizie delle agenzie, si è messo per strada, è andato a Piazza Navona, e ha potuto vedere e raccontare qualcosa che forse non sarebbe stato segnalato allo stesso modo:
Quel camion pieno di spranghe, di CURZIO MALTESE - dal sito di Repubblica.
A me vengono in mente certi presunti black-block a Genova nel 2001, quelli ignorati dalle forze dell’ordine, quelli lasciati liberi di assediare le caserme, quelli caricati solo per spezzare in due il corteo principale, ma sarà un’impressione...
Infine, anche il nostro menestrello/giornalista preferito, DaniTo Contardo sta seguendo i cortei, pubblicando in diretta sul sito Abesibè e sul suo blog le foto delle manifestazioni:
seguite la protesta sul blog di DaniTo.
Dani chiede di mandargli foto, se ne realizzate, a daniele@abesibe.it, con due righe di descrizione del luogo, in modo da poterle pubblicare.
Potete mandare anche al sito della Grande Famiglia i racconti della protesta e delle manifestazioni, vedremo di pubblicare un po’ di materiale.
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