Quattro compari 'on stage' (Dudu, Fry, Dani e Jason)...
Data: Lunedì, 27 ottobre @ 13:33:09 CET Argomento: La musica che ascolti su Radio Rebelde
Scambio di quattro chiacchiere con DaniTo Contardo, in scena questi giorni con Dudu, Fry e Jason Mc Niff... - di Arianeve
E allora Dani, di nuovo on the road con Dudu, Fry e Jason Mc Niff... e finalmente in Italia!
Intanto ti annuncio che abbiamo trovato un nome!
Ci chiamiamo Come Down And Meet The Folks!
La formazione è così:
JASON MCNIFF - voce, chitarra
DAVIDE “Dudu” MORANDI - voce
FRANCESCO “Fry” MONETI - voce, violino
DANIELE “Danito” CONTARDO - voce, organetto diatonico
e sono venuti da Londra anche:
GRAHAM KNIGHT - basso, cori
STEVE BROOKES – batteria
Sono proprio contento e sento un dovere di ospitalità nei confronti di Jason. Lui ci ha portati a suonare a Londra -e dobbiamo tornarci a novembre- e siamo stati così bene che il minimo che si possa fare è fargli una buona accoglienza. Spero vivamente che arrivi gente, specie nella mia Torino dove suoniamo di lunedì in una realtà come il Caffè Basaglia , che svolge un lavoro importante nel campo del disagio mentale e che merita il pienone. E poi suvvia, spero che non faremo la solita figura da provinciali che se non è Vasco non si muovono da casa!
Come è nato questo ‘mucchio selvaggio’?!?
Credo che sia stato Dudu a conoscere Jason per primo a un concerto-tributo a De André a Roma lo scorso gennaio. Così i Modeni l'hanno invitato ad aprire un po' dei loro concerti. Jason ama proprio l'Italia, mi pare che in passato abbia fatto dei lavoretti nel turismo a Roma (dovresti intervistare lui! ;-)).
Io l'ho conosciuto infatti al concerto dei Modena a Collegno lo scorso primo luglio. Mi avevano invitato a suonare un pezzo, e sono rimasto a bocca aperta vedendo questo inglese che cantava De Andrè e l'aveva pure tradotto! Nel backstage ci siamo messi a chiacchierare e a suonare una canzone dietro l'altra. Aveva già invitato Dudu e Francy a fare qualche concerto a Londra insieme ed è stato tanto gentile da invitare anche me. Sarebbe venuta volentieri anche Betty ma aveva già programmato altri viaggi. Così è nato il quartetto, che tutte le volte che si può è anche integrato da Graham e Steve, il bassista e il batterista di Jason. Abbiamo fatto tre concerti a Londra e poi Jason ha ancora suonato con i Modena in Italia. Li ho raggiunti a Villalunga, dove abbiamo suonato insieme Il testamento di Tito. Chitarra e organetto e basta, alternando una strofa in italiano a una in inglese! Saran stati in tremila e c'era un silenzio fantastico.
Com’è lavorare con Jason?
È un divertimento, come del resto tutte le volte che si esce dall'Italia. Dalla mentalità italiana intendo. Come posso spiegarti? Il problema è sempre lo stesso: in Italia manca la cultura della musica dal vivo, mancano posti dove suonare e i gestori non investono sui gruppi che facciano musica originale ma per prima cosa ti chiedono quanta gente porti. Così si vedono solo gruppi-tributo. Prova a immaginare: il primo di luglio diciamo "facciamo qualcosa insieme?" e il 20 siamo a suonare a Londra davanti a un pubblico numeroso e attento, con la sola “garanzia” di Jason, che laggiù si sta sbattendo per costruire una scena di giovani cantautori! Abbiamo potuto arrivare da perfetti sconosciuti "nei peggiori pub di Soho" come il rum, o nell'elegante venue nel bel mezzo della City, dopo un'imbarazzante Italian Parade tutta madonne e padreppio. Ci hanno fatto sentire tra amici, che ascoltavano con religioso silenzio Creuza de ma e pogavano su Bella ciao!
In Italia non avremmo mai potuto fare una cosa del genere, salvo forse in Emilia. Per fortuna che ci han fatto delle riprese video e che Annabel , la ragazza di Jason, che è una fotografa professionista, ci ha fatto delle belle foto, se no col cavolo che avremmo trovato le date “sulla fiducia”!
Come ‘impostate’ i concerti, e che repertorio proporrete in queste date?
Direi che innanzitutto vogliamo che più gente possibile senta Jason e le sue canzoni. Sono bellissime e i nostri strumenti insieme formano una combinazione che è acustica ma psichedelica, sperimentale -e anche questo vallo a spiegare ai promoter italiani. Sentono "chitarra acustica" (per non parlare dell'organetto) e scappano a gambe levate. A Londra avevamo tra il pubblico l'ex-bassista dei Sex Pistols che oggi suona (benissimo) canzoni acustiche con la moglie e che cantava senza ritegno su Bella Ciao! Il principio è "tutti i pezzi che ci piacciono in tutte le lingue che preferiamo", da De André alla Resistenza, Leonard Cohen, Dylan... magari Modena! ;-) Io con l'organetto ho preparato pezzi dei Clash e degli Area. Il nostro suono può unificare diverse radici. Tra i pezzi che Jason ha tradotto ci sono la Ballata dell'amore cieco, Il testamento di Tito, Via del Campo, Il sogno di Maria... E so che Dudu si sta cimentando con una traduzione di Dylan.
In tutte le date ci saranno ospiti, da Luca “Serio” Bertolini a un altro londinese purosangue, Trent Miller. Venite che ci divertiremo! Un bacione randagio.
|
|