Sicurezza, lavoro, musica e palchi
Data: Giovedì, 01 maggio @ 16:00:00 CEST Argomento: Per Non Dimenticare
Inversioni di ruolo e pensieri un po' contorti (forse) in un giorno da ricordare - di Giovy
Primo Maggio 2008.
Chissà che cosa ne penserebbe Rosa Luxemburg?
Sono a casa ed ho finito di stirare.
Di solito, per molta gente che lavora, il Primo Maggio è l'occasione per prendersela con calma nel fare certe cose che altrimenti avrebbero occupato il sabato.
Sembra triste ma non lo è. E' reale.
Ci sono dei periodi talmente pieni di cose che non appena si ha un minuto libero lo si riempre col quotidiano.
Faccio zapping e tra una risata e l'altra regalatami dall'ennesima messa in onda di un film di Verdone, arrivo anche a gustare qualche minuto del concerto di Roma.
Claudio Santamaria, che presenta quest'anno, ha ben ricordato come il Primo Maggio 2008 debba, per obbligo morale, essere dedicato alla sicurezza sul lavoro.
Ma non solo... Maggio 2008 fa rima con Maggio 1968.
Sono passati quarant'anni da una stagione che ha segnato le sorti polito-sociali di molti paesi.
Mia madre il '68 l'ha fatto. L'ha fatto con un bimbo per mano e uno nel pancione. Io ero ancora distante dai suoi pensieri.
Mia madre mi racconta del '68 con la luce negli occhi.
Mia madre mi dice sempre che era la piazza a proporre... e il palco ad accogliere.
Guardando Piazza San Giovanni oggi mi rendo conto di come ora, a distanza di quarant'anni, sia il palco a proporre riflessioni, ideali, momenti di protesta... e la piazza, se ha voglia, accoglie.
Storicamente il 68 ha portato all'inizio di lotte fondamentali per il diritto al lavoro.
Lo statuto dei lavoratori non a caso è datato 1970.
Sarebbe ora di modernizzarlo, aggiornarlo... integrarlo ai cambiamenti che il mondo ci ha regalato.
Sarebbe il caso di aggiungere dei paragrafi sulla sicurezza, sulla flessibilità, sulla protezione dei lavoratori precari.
Ma se la piazza non si impone, chi può farlo al posto suo?
L'interesse è nel popolo. Non in chi lo rappresenta.
Buon Primo Maggio a tutti.
E meditiamo gente, meditiamo.
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