Viva l'Italia, l'Italia che lavora...
Data: Giovedì, 13 dicembre @ 13:55:21 CET Argomento: Succede in Italia
Pensieri sull'Italia che (non) si ferma. - di Giovy
Articolo uno.
L'Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione.
Articolo due.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità...[...].
Credo che mai come nell'ultima settimana, la nostra cara Italia si sia resa conto di come la parola lavoro incida sulla vita quotidiana di ognuno.
Italiani gente che lavora, appunto.
Italiani gente che vorrebbe lavorare in sicurezza e serenità.
Italiani che mostrano a questa fine di 2007 il vero significato della parola sciopero, con i suoi disagi.
"Meno panettoni sugli scaffali a causa dello sciopero", titolava qualche giornale ieri.
Un modo come un altro per giostrare l'informazione e far passare sempre e comunque gli scioperanti dalla parte del torto.
E mentre Torino piangente i suoi operai, altri giornali ci ricordano che anche ieri (o forse l'altro ieri) ci sono stati altri due morti sul lavoro.
Forse qualcuno penserà che quella gente sulle impalcature si senta come un angelo... e provi a volare, schiantandosi miseramente al suolo.
Forse qualcuno penserà che quegli operai dentro le acciaierie si sentano come dei grandi diavoli dentro la fornace dell'inferno.
Eh si'... loro l'inferno di fiamme l'hanno proprio trovato.
E ancora il telegiornale ci ricorda che lo sciopero dei tir ci porterà meno insalata questo fine settimana.
Ben venga la mancanza di queste cose.
Be venga il fatto di vedere i benzinai che scrivono "carburante finito".
L'Italia è ormai cosi' cieca verso la sorte della sua gente che solo quando si va a toccare il profondo quotidiano apre gli occhi e guarda realmente la situazione com'è.
E la situazione non è di certo delle migliori.
Lo scrivevo giorni fa. Lavoro e morte non dovrebbero mai essere sullo stesso piano.
Lavoro e condizioni dignitose dovrebbero essere la garanzia (e un po' la costituzione ce lo dice) che ci permette di alzarci alla mattina e dire che, salvo destino o strane altre cose, si tornerà a casa alla sera.
Oggi è il giorno di lutto per Torino.
Dovrebbe esserlo per l'Italia intera.
Una città sola è troppo poco.
Oggi forse è il giorno in cui il blocco dei Tir cesserà completamente.
A loro dico che hanno usato le maniere forti, ma hanno fatto bene.
Come ben dice la mia mamma (che di scioperi ne sa), non si puo' scioperare e pensare che le cose vadano avanti comunque.
Lo sciopero è disagio.
E' molto triste pero', che nel 2007, ci sia ancora bisogno di far sentire la propria nazione a disagio per vedersi garantite questioni di sicurezza basilare.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora.
L'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna,
Viva l'Italia, l'Italia del 12 Dicembre,
L'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre
L'Italia con gli occhi aperti nella notte triste.
Viva l'Italia, l'Italia che resiste.
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