Addio, comandante Visone!
Data: Martedì, 31 luglio @ 13:45:42 CEST Argomento: Succede in Italia
Venerdì è mancato a tutti noi non un semplice partigiano, ma Il Partigiano Giovanni Pesce.
Nato nel 1918 a Visone d'Acqui (Alessandria) è stato forse il più grande comandante della resistenza partigiana italiana. Già nel 1935, dopo aver aderito al PCI, andò a combattere come volontario contro il fascismo nella guerra civile spagnola.
Dopo essere stato ferito 3 volte tornò in Italia pronto per organizzare la resistenze in Italia. Arrestato e detenuto sull'isola di Ventotene, venne liberato nel 1943. Da quell'anno, prima a Torino e poi a Milano prese parte alle più grandi azioni della resistenza al nord Italia, gestendo anche i Gap della Lombardia.
Come è scritto nella sua prefazione, il suo libro "Senza tregua" dovrebbe essere letto in tutte le scuole superiori. E inutile elencare tutta la sua storia.
Dobbiamo stringerci con un enorme abbraccio alla moglie Onorina (nome di battaglia Sandra) e sua figlia Tiziana.
Milano gli ha dedicato una giornata con una camera ardente a Palazzo Marino, dove lunedì 30 luglio 2007 si sono svolte le onoranze funebri.
Un abbraccio, comandante Visone.
Lassù sulle montagne sventola bandiera nera:
è morto un partigiano nel far la guerra.
E' morto un partigiano, morto nel far la guerra
la meglio gioventù che finisce sotto terra.
Laggiù sotto terra trova un alpino,
caduto al freddo in Russia: morto con il Cervino.
Nemici traditori un altro compagno è morto,
ma un altro partigiano oggi è risorto.
Ma prima di morire tre volte ha pregato:
che Dio maledica il nemico alleato!
Che Dio stramaledica chi ci ha tradito,
lasciandoci sul Don e poi è fuggito.
Combatte il partigiano la sua dura battaglia:
Tedeschi e fascisti, fuori d'Italia!
Tedeschi e fascisti, per sempre fuori d'Italia!
Gridiamo a tutta forza: Pietà l'è morta!
Gridiamo a tutta forza: Pietà l'è morta!
Riceviamo e pubblichiamo. Grazie ayrton.
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