Ora e sempre Resistenza
Data: Mercoledì, 25 aprile @ 09:00:00 CEST Argomento: Per Non Dimenticare
Affinché questa giornata non rappresenti solo un giorno di ferie o un ponte tanto acclamato - di Giovy
ll bersagliere ha cento penne
e l'alpino ne ha una sola,
il partigiano ne ha nessuna
e sta sui moflti a guerreggiar.
Là sui monti vien giù la neve,
la bufera dell'inverno,
ma se venisse anche l'inferno
il partigiano riman lassù.
Quando viene la notte scura
tutti dormono alla pieve,
ma camminando sopra la neve
il partigiano scende in azion.
Quando poi ferito cade
non piangetelo dentro al cuore,
perché se libero un uomo muore
che cosa importa di morir.
Stamattina inizia cosi'.
Inizia cosi' in un giorno in cui sono qui a lavorare dato che la terra dove lavoro (La Svizzera) non ha avuto bisogno di essere liberata (questo è tutto da vedere).
Inizia cosi' perchè, fin da quando ero piccola piccolissima, la mia nonna mi portava sempre in montagna per il 25 aprile e non di certo per un pic nic.
Mi portava su quella che era la linea della Resistenza e miliardi di volte ho parlato con vecchi partigiani che non la smettevano mai, grazie al cielo, di raccontarmi le loro storie.
Le raccontavano innanzitutto con gli occhi... occhi emozionati, a volte composti da luce tremante.
Occhi commossi al ricordo di un rastrellamento.
Occhi che rivivevano la paura di quel momento e la felicità provata per essere rimasti liberi.
Occhi che hanno sempre amato la parola libertà.
Occhi che l'hanno plasmata quella libertà.
Oggi, che sono qui davanti al pc... e sto pensando se mettermi a leggere, stasera, un libro oppure un altro, penso piu' profondamente che è davvero sempre 25 Aprile.
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