"Ed è stata Grande Famiglia, un raduno di quelli che non si vedono tutti i giorni...
DUE GIORNI TRA RAMBLERS
Taneto di Gattatico 2 e 3 aprile 2004
di FralaFata
"Ed è stata Grande Famiglia, un raduno
di quelli che non si vedono tutti i giorni, uno di quei raduni che ci vogliono
mesi ad organizzare tra fiumi di birra cercando di far quadrare tutto quanto:
i posti per dormire, le fascette da tagliare, le magliette da prenotare, le
macchine per arrivare.." Ma alla fine ci siamo riusciti, e tutto è
andato al meglio. E tutto inizia venerdì sera, arrivo in stazione, erano
le otto circa, e trovo un sacco di gente, o di pecore smarrite come ha detto
qualcuno arrivato prima di me, persone che non vedevo da anni, persone che incontravo
per la prima volta, persone che sono sempre pronte a regalarti un sorriso, un
abbraccio o un semplice sguardo. E si mangia un po' di pizza, cercando di far
quadrare le macchine per raggiungere Taneto..infondo si sa, la sera prevede
fiumi di birra al seguito, e partire a stomaco vuoto non è proprio consigliato.
E allora dopo la pizza e un po' di birra e si parte, si va verso il fuori orario,
dove altre persone ci aspettano, dove ci attendono altri abbracci, altri sorrisi,
altri volti da scoprire, ed un concerto da ascoltare e ballare. Ma prima del
concerto? Milo..Milo che sale sul palco per aprire lo spettacolo, con la sua
chitarra in mano e l'armonica, per suonare e cantare i suoi pensieri, le sue
splendide parole piene di significato, e regalare quelle emozioni che non si
possono spiegare, ed era divertente vedere ?noi? che cantavamo le sue parole,
e i ragazzi intorno che ci guardavano come per dire ? ma questo chi è
? e noi sotto di lui, per sostenerlo, per fargli sentire che eravamo lì,
perché si sa, l'emozione a volte tira brutti scherzi. Invece lui è
stato fantastico, e ci ha regalato emozioni veramente grandissime. E dopo di
lui? eccoli salire sul palco, carichi come al solito, pieni di voglia di suonare
e di farci divertire, ballare. Il locale era pieno, naturalmente, l'aria quasi
irrespirabile, l'evento era addirittura sulle pagine dei giornali locali, sulle
pagine di Cultura e Spettacoli. Il concerto inizia, carico, pieno di ritmi,
di canzoni nuove, di canzoni vecchie e sotto il palco naturalmente erano tutti
pronti a pogare a saltare, o a rimanere in silenzio ad ascoltare le parole di
quelle canzoni che ti fanno pensare, che fanno correre in fretta i pensieri
e fanno ricordare pezzi importanti della nostra storia. E poi un cerchio ? beh,
almeno si è provato a fare un cerchio perché lo spazio era ristretto
in fondo, ma alla fine è venuta una catena di persone che si abbracciavano
stringendosi e riflettendo, mentre dal palco si sentiva Al Dievel, persone che
cantavano ripensando alla storia, la Nostra Storia. E poi la magia si spegne,
il concerto finisce, ma noi rimaniamo lì, a chiacchierare, a parlare
del più e del meno come sempre, e poi arrivano i saluti, con la ripromessa
di rivedersi il giorno dopo, per un altro pezzo di storia, con una partita da
vincere e con tante emozioni da condividere insieme. E allora si parte, si cerca
di dormire, almeno qualche ora, perché poi il sabato mattina si riparte,
alla volta del fuori orario, alla volta di un'altra giornata da vivere a pieno.
I ragazzi hanno dormito nella sede dell'Arci di Taneto e verso le 11 sono tornati
alla volta del fuori orario. Franco si mette dietro il bancone e ci prepara
il caffè e dopo la colazione ed una sigaretta ci porta al Museo dei Fratelli
Cervi, luogo pieno di storia, di ricordi, che ti fa pensare a quello che è
stato nella storia. TI fa venire i brividi, ti fa venire il magone, capire la
storia, la vita di questa famiglia come tante, che ha scritto però un
bel pezzo di storia emiliana, che infondo era una famiglia normalissima prima
della guerra, poi capovolta da uno strano destino.Una famiglia che sapeva sognare,
e leggeva per cercare di capire, e a quei tempi, si sa, non è una cosa
proprio normalissima. E poi tutti a Taneto, luogo tanto tranquillo.. prima dell?arrivo
della Grande Famiglia, naturalmente! La pace e la tranquillità di quel
piccolo paese cessano di esistere, assaliamo il market del paese..un evento
del genere non capita tutti i giorni in un paese come Taneto, 50 persone (una
mandria di bufali forse avrebbe fatto meno casino di noi) che entrano nel market
tutte insieme e si fanno preparare 200 tipi di panini diversi..è veramente
un momento terribile per i due proprietari del piccolo negozio. Bivacchiamo
nel cortile del negozio/bar/ristorante e mangiamo tutti insieme mentre pian
piano arrivano anche le ultime persone che mancano all'appello per la partita
e per la serata. Radunati tutti quanti ci avviamo verso il campo di gioco. Arriviamo,
vengono distribuite le magliette ai giocatori, Franchino si presenta con il
vestito da arbitro e consiglia di dirgli direttamente tutto sulle corna che
poi non ci vuole più sentire. I giocatori si scaldano nel campo, poi
saluto iniziale con foto e fischio d'inizio, la partita comincia. Le tifoserie
a fondo campo mentre guardano la partita si perdono in chiacchiere e in ricordi,
mentre di vendono magliette e vino a tutti quanti. La prima partita è
contro la squadra di Amnesty: vedendoli fare riscaldamento, abbiamo subito pensato
qui altro che 8 a
0, questi ci distruggono direttamente, e senza nemmeno passare dal via? invece?
E invece arriva il primo goal, tutti a festeggiare, uno a zero per noi, tutto
grazie al nostro Bomber Luiss; ma la tifoseria, naturalmente, visti i precedenti,
non ha cantato subito vittoria, mancava ancora un po? alla fine della partita,
quindi non si voleva esagerare. Ma alla fine della prima partita il risultato
è di 1-0 per noi. Piccola pausa per far riprendere i giocatori e inizia
la seconda partita, MCRFC contro Fuori Orario. E anche la seconda partita prende
una bella piega, due goal per noi, uno sempre di Luiss, l'altro di Paolino,
anche lui ottimo giocatore in campo. Naturalmente non sono mancate le discussioni
durante le partite, ma alla fine tutto è andato benissimo, ci sono stati
vari cambi anche perché credo che non in molti avrebbero resistito, e
in campo abbiamo assistito anche alle prodezze del Gabibbo e di Daniele. E alla
fine, siamo riusciti a vincere anche contro i ragazzi del fuori orario e a portare
a casa il bottino pieno, due partite, due vincite ? e sapete anche voi, che
non capita proprio tutti i giorni ? anzi tutti gli anni. Dopo la partita c'incamminiamo
alla volta del Fuori Orario, dove ci aspettavano lunghi tavoli di legno nel
cortile, e dove stavano già iniziando a preparare la grigliata, gentilmente
offerta da Franco, mentre si aspettava che la griglia fosse calda e la carne
cotta è stato allestito un banchetto di torte, preparate dalle gentil
donne della grande famiglia, dove veniva venduto il vino e le fascette della
pace per beneficenza, e il risultato è stato veramente entusiasmante.
Il clima era bellissimo, eravamo
veramente tantissimi, e la musica ha fatto da padrona naturalmente, e sono iniziati
i canti, i balli e a volte c'erano più gruppi che suonavano nello stesso
momento, uno da un lato e uno dall?altro, il risultato ?! Un grandissimo casino,
ma davvero divertente. Si mangia, di beve, si canta e si suona, ci si ritrova,
tutti insieme, insieme a noi anche alcuni membri del BBFC, eravamo più
di 60 e la serata è andata avanti, tra una birra e un bicchiere di vino,
tra un panino e una fetta di torta, tra una canzone e un abbraccio. Ed eravamo
tutti lì, per conoscerci meglio, per confrontarci, per divertirci e per
cantare, tutti insieme, come forse non avevo mai visto, perché non è
facile riuscire a radunare così tante persone tutte in una volta. E arrivano
le 22.15, è tardi, è ora di entrare nel locale, il concerto finale
sta per iniziare, e allora si raccoglie il vino rimasto, si chiude il banchetto
delle torte, e si entra, senza pochi sforzi visto che la fila fuori dal locale
era veramente lunghissima, ma alla fine ci riusciamo, entriamo naturalmente
dirigendosi tutti alla sinistra del palco. E il concerto inizia, come al solito
carico, non molto diverso dalla sera precedente, ma erano le persone diverse,
le emozioni diverse, i cerchi ancora più grandi. E poi una sorpresa sul
palco..noi lo avevamo già visto alla grigliata, ma vederlo sul palco
è sempre un?emozione incredibile. Lucio, entra all?improvviso, e suona
con i Modena qualche canzone, è sempre bello vedere il gruppo con un
membro che si vede raramente sul palco ultimamente. E si arriva alla fine del
concerto, tra il bicchiere dell?addio, la strada e i cento passi, tra il presidente,
Macondo Express e la Locomotiva, finendo naturalmente sulle note di ninnananna,
tra lacrime e sorrisi, tra abbracci e parole urlate al vento. E anche questo
concerto finisce e si esce da quel locale che ci ha donato tante emozioni, che
ha permesso che tutto questo accadesse, e che ci si conoscesse meglio tutti
quanti. A questo punto io direi che bisogna spenderle due parole su Franco,
perché anche grazie a lui tutto questo è successo, che questo
splendido raduno ha avuto luogo, perché ha trovato da dormire a chi non
sapeva dove andare il venerdì notte, che ci ha portato al museo dei Fratelli
Cervi, che ha offerto la grigliata a tutti, e una birra a chi veniva da lontano
e ha messo a disposizione il tavolino per vendere le torte. E un ringraziamento
va anche alla compagnia Reggiana, di fatto o d?adozione, perché soprattutto
grazie a loro è riuscito tutto alla perfezione, perché è
stato difficile, ma alla fine ci siamo riusciti ragazzi, alla fine è
andato tutto bene, il raduno è stato veramente fantastico. E arriva il
momento più difficile di ogni raduno, la stazione ? treni che arrivano
e portano via pian piano ogni persona ed è difficile partire, ma è
anche difficile rimanere lì, davanti al primo binario e vedere quei treni
che partono? e che ti fanno capire che il sogno è finito, che bisogna
tornare alla realtà, perché il ?brutto? di ogni raduno è
che finisce, e che le persone che hanno portato tutte quelle emozioni dentro
di te, stanno tornando anche loro alla realtà, ma infondo il bello è
che sai che comunque, per ogni treno che hai visto partire o che hai preso,
hai conosciuto qualcuno in più, e che al prossimo raduno saremo ancora
di più. E chi rimane decide di andare a pranzo, a discutere su questi
due giorni pieni di emozioni, due giorni veramente intensi, che non si possono
raccontare, perché bisognerebbe veramente viverle certe cose per poterle
capire, e auguro ad ognuno di voi di poterlo vivere un week end come questo
per capire che nella vita, esistono persone veramente speciali? E poi un pensiero
va a chi non c'era, a chi si è ammalato il giorno prima, a chi ha dovuto
rinunciare, a chi per colpa dei Km non è potuto arrivare in quel piccolo
paese che ha riunito tutti noi. E adesso non ci rimane che attendere, attendere
il prossimo concerto, il prossimo raduno, il prossimo viaggio ?