Dal Vajont alla costruzione di un parco... per riflettere un po'
Data: Lunedì, 01 gennaio @ 21:35:00 CET Argomento: Succede nel Mondo
Dalle esperienze di una 'route' invernale, spunti di riflessioni e qualcosa di 'piccolo' e 'semplice' che tutti possiamo cominciare a fare, nella vita di tutti i giorni.
Sono appena tornato dalla route invernale con gli scout (chi è scout capirà che sono anche rincoglionito quindi il discorso sarà un po' sconnesso...) e ci tenevo a scrivere questa cosina che è venuta fuori.
Siamo stati da Longarone fino a Maniago, passando per Casso, Erto e Cimolais, tutti luoghi che in pieno o in parte sono stati colpiti dal disastro del Vajont nel '63.
A Erto abbiamo parlato con un signore, tal Italo, che dopo il disastro è stato "messo a capo" di una specie di resistenza per poter tornare ad abitare a Erto. E' stato anche sindaco del paese per un po' di anni e ci ha spiegato le difficoltà che hanno avuto per poter essere di nuovo "integrati" e riconosciuti dallo Stato (o semplicemente stato?): si parla di circa 9 anni (si, proprio 9!!!) durante i quali la gente che voleva tornare a vivere nel suo paese originario ha praticamente dovuto vivere in clandestinità, senza luce, senza riscaldamento, senza aiuti dallo Stato o qualsiasi altra cosa... hanno vissuto come se fossero degli stranieri non accettati dalla società italiana.
E questo è un primo punto che volevo condividere con voi.
Questo Italo ci ha detto che, dopo essere riusciti ad ottenere la libertà (perchè alla fine si tratta di questo) di vita, con la regione Friuli Venezia Giulia ha cominciato a lavorare al progetto del Parco nazionale delle Dolomiti (parco che all'inizio aveva un altro nome, che adesso non ricordo...). Ci ha raccontato le bellezze di questo parco e tutto ciò che ad esso è legato...
Tra noi del gruppo abbiamo discusso sui comportamenti scorretti di chi ha seguito la costruzione della diga del Vajont e dei comportamenti molto corretti che l'uomo ha avuto nella realizzazione del parco e abbiamo provato a riportarli nella nostra vita di tutti i giorni, ragionanddo su due punti principali: l'uomo contro la natura e l'uomo contro l'uomo.
Da questi due punti siamo arrivati a parlare di spreco di energia e possibili rimedi, da una parte, e di "sottomissione" del piccolo sul grande (riportando quello che abbiamo detto), dall'altra parte.
Finendo il discorso (non vi rompo ancora tanto, tranquilli) aggiungo che abbiamo cercato di tirar fuori idee su come migliorare queste cose e qualcosa è anche venuto fuori... per quanto riguarda l'energia (e anche l'inquinamento) ci siamo proposti di fare piccole azioni che posso cominciare a migliorare la situazione (ad esempio spegnere sempre la luce quando non serve, o chiudere l'acqua mentre ci si lava i denti... esempi stupidi e ripetitivi ma che pochi fanno). Per l'altro argomento abbiamo pensato ad altre belle idee: a scuola chiedere di introdurre nelle macchinette alimenti di aziende che aiutano il Terzo Mondo; il solito boicottaggio delle aziende multinazionali "sporche" (che tanti dicono e pochi fanno); aiutare attivamente le associazioni che tutelano i diritti di queste genti sfruttate.
Vi chiedo di riflettere un po' su questo e di cominciare anche voi a muovervi per fare qualcosa.
Lo so che sono sempre gli stessi discorsi, ma come abbiamo detto noi durante la route: uno parla una volta e non viene ascoltato, parla due volte e forse riesce a far passare il messaggio, parla la terza volta e più di qualcuno si muove. L'unica cosa da fare è continuare a rimanere fermi nelle proprie idee e continuare a urlarle!
Quindi vi chiedo di nuovo di cominciare a muovervi (per chi non lo fa) per migliorare questo mondo e di cercare nuove idee!!!
Riceviamo e pubblichiamo: grazie Pescatore.
|
|