DOPO IL LUNGO INVERNO: le canzoni!
Data: Giovedì, 02 novembre @ 22:39:39 CET
Argomento: RamblerSong non sono solo canzonette...
In attesa di ascoltare, finalmente, l’ultima fatica dei Ramblers -in vendita da venerdì 3 novembre-, ecco qualche anticipazione sui (davvero tanti!) brani che compongono “Dopo il lungo inverno” – di Arianeve
A voi la tracklist!
(Senza dimenticare gli ‘ospiti illustri’ che vanno da Terry Woods dei Pogues alla Original Kocani Orkestar (e la sua tromba “King” Naat Veliov), dal quartetto d’archi reggiano Koiné al trio di fiati Giardina/Bolognesi/Castagnetta (qualcuno ricorda certi assoli strepitosi del foddisiano Italia Gangbang?!), dal Coro delle voci bianche del Teatro Comunale di Modena a tanti altri amici... fino alla fisa di Massimiliano Fabianelli, già in tour con i Ramblers lo scorso anno).
DOPO IL LUNGO INVERNO - 2006
Modena City Ramblers
1. Dopo il lungo inverno - prologo: con Terry Woods (Pogues) al cittern.
2. Quel giorno a primavera: “di una nuova primavera politica per il nostro paese? Mah…”
3. La Musica del Tempo: “una dichiarazione d’intenti e una scelta d’appartenenza” dicono i Ramblers. Da uno scritto di Ranieri Polese sulla “Musica del Tempo”, ovvero la molteplicità di suoni (e scritture) che raccontano storie e ritmi del passato prossimo e del presente. La musica che, calata nella propria epoca, ne interpreta tutta la complessità, i problemi, le contraddizioni come pure gli stimoli, i sogni e le rivendicazioni…
4. Tota la sira : …farsi danzare
5. Oltre la guerra e la paura: con Terry Woods. Contro l’imperante cultura del terrore, che si fonde col qualunquismo e la sfiducia e ci rende egoisti, e deboli. Una canzone su questi tempi bui e inquieti.
6. Le strade di Crawford: con Terry Woods e il Coro delle voci bianche del Teatro Comunale di Modena. Ispirata alla storia di Cindy Sheehan, la 'peace mom' (madre di un soldato americano caduto in Iraq) divenuta voce e volto di un movimento sempre più vasto di americani contro la guerra.
7. Western Union: con la Original Kocani Orkestar.
La famosa agenzia che permette di spedire soldi in giro per il mondo... utilizzata soprattutto dagli immigrati. "Ma potrebbe anche rimandare ad un ipotetico Sindacato d’Occidente. Se solo il nostro mondo riuscisse a ricordare parole come solidarietà, accoglienza, tolleranza. Una canzone per la solitudine di chi è stanco di “puzzare di straniero”...”
8. Mia dolce rivoluzionaria: "C’è ancora chi crede che la rivoluzione si faccia con gli slogan degli anni ’70? E’ tempo di nuove parole, per nuove consapevolezze e vecchie battaglie..."
9. Il Paese delle Meraviglie: con il raper Rudeman (già con Radio Bemba e La Kinky Beat).
10. Dopo il lungo inverno - intermezzo: con Terry Woods.
11. I prati di Bismantova: un ricordo di primavera, sulla Pietra di Bismantova... "Nel prato che sta sulla sua sommità a contemplare la magia dell’orizzonte, nell’animo la sensazione di una rinascita: forse la vita che ci chiama, in accordo col risveglio della natura?"
12. Mala sirena: dedicata alla città bosniaca di Tuzla e alle donne della locale associazione Tuzlanska Amica, ..."piccole grandi sirene".
13. Mama Africa: "una partenza, una necessità di ”sognare lontano la fortuna”. E la rabbia che sempre compare dinanzi a questi addii..."
14. Risamargo: un parallelo tra la storia delle mondine e il loro “riso amaro” e le donne delle comunità maya che si spaccano la schiena a raccogliere il caffè. Simili storie di sofferenze e lavoro.
15. La stagioun di delinqueint: si interrogano i Ramblers "E’ finita la stagione dei “delinquenti”?" "Sperom!!!"
16. Il treno dei folli: con Terry Woods al banjo. Si racconta di un treno che regala il biglietto per il viaggio... L’avete mai visto? Magari vi sta passando a fianco proprio ora e non siete abbastanza “folli” da accorgervene…
17. Come nuvole lontane: con Terry Woods al cittern e banjo. Sulla passione... che tutto travolge e mai si annuncia. Talvolta è bello naufragare “là dove vivono gli amanti”…
18. Stranger in Birkenau: cambierà il “vento”, dicono i Ramblers, "Noi lo crediamo, non può essere solo un utopia…"
19. Dopo il lungo inverno – epilogo: con Terry Woods al banjo.
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