Per non dimenticare un Eroe
Data: Domenica, 08 ottobre @ 20:29:58 CEST Argomento: Personaggi del Mondo ramblers
"In un giorno d'ottobre, in terra boliviana, con cento colpi è morto Ernesto "Che" Guevara. Il terzo mondo piange, ognuno adesso sa che Che Guevara è morto, forse non tornerà." Così canta Francesco Guccini in "Stagioni".
Il 9 ottobre di trentanove anni fa moriva il più grande rivoluzionario che l'umanità abbia mai conosciuto.
Ernesto Guevara entrò a far parte delle utopie sociali e dei sogni di un'intera generazione a causa di un'affinità quasi mitica con il suo tempo. Nei dolci e tuttavia arrabbiati anni Sessanta, una persona diversa da lui avrebbe lasciato una traccia meno incisiva. E lo stesso "Che", in un'epoca meno idealistica e turbolenta, sarebbe passato inosservato. Guevara è sopravvissuto come figura degna d'interesse e di ricordo in larga misura grazie alla generazione che a lui s'è ispirata. L'importanza che egli riveste deriva non dalla sua opera o dalle sue idee, ma dalla sua identificazione pressochè perfetta con un periodo storico. Un leitmotiv della nostra epoca è stato quello della morte prematura che vanifica le promesse della vita: si è cominciato con James Dean a metà degli anni Cinquanta, poi è stata la volta di Lenny Bruce alle soglie dei Sessanta e, infine, dei simboli di quel decennio: Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison, ma anche Malcom X, Martin Luther King e i Kennedy. Eppure nessuno ha rappresentato questa idea tanto chiaramente quanto Che Guevara. A creare quella cruciale identificazione fra mito e contesto storico hanno contribuito mille motivi di affinità. Un altro tipo di vita non sarebbe riuscito a catturare lo spirito del proprio tempo; un altro momento storico non si sarebbe potuto riflettere in lui com'è avvenuto. Comunque il "Che" continuerà a vivere anche nelle generazioni presenti e quelle future. Un uomo che combatte per le sue idee è sempre un eroe, quindi ragazzi combattete sempre quelli che schiacciano i vostri sogni e importunano le vostre idee. Siate sempre ribelli difronte alle ostilità e alla politica corrotta.
"Ma voi reazionari tremate, non sono finite le rivoluzioni e voi a decine che usate parole diverse le stesse prigioni; da qualche parte un giorno dove non si saprà, dove non ve l'aspettate il "Che" ritornerà." Domani è un giorno triste. Il "Che" sarà sempre nelle nostre canzoni nei nosri cuori e nella nostra vita. HASTA SIEMPRE COMANDANTE!!!
Riceviamo e pubblichiamo.
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