Quintetto di Buenos Aires di M. V. Montalban
Quintetto
di Buenos Aires
- M. V. Montalban
- Feltrinelli -
Se vi piacciono le
storie di Pepe Carvalho non vedo la necessità di altre spiegazioni per invitarvi
alla lettura di questo libro. In caso contrario: il nostro investigatore si
trasferisce nell'Argentina odierna, del dopo Menem, sulle tracce di un cugino
desaparecidos e d'improvviso riemergono dal passato oscure figure di militari
che non hanno mai smesso di "guidare" le sorti del paese dai tempi
del colpo di stato.
Lo
zio d'America, che non manca mai nelle famiglie spagnole, incarica il nipote
Pepe Carvalho di andare in Argentina a cercare il figlio Raùl (dunque, cugino
di Pepe), volontariamente desaparecido dopo essersi salvato durante la dittatura
militare. Carvalho parte, più o meno contento di lasciarsi alle spalle qualche
problema con Charo, senz'altro pronto a calarsi nell'appassionata atmosfera
del tango; tuttavia arriva, va da sé, in una città ben diversa e sconcertante.
Le indagini prendono vita da sole: è sufficiente, infatti, che il detective
inizi a prendere contatto con gli amici ed ex compagni di lotta di Raúl, perché
il groviglio degli eventi prenda il suo corso e anche il lettore si ritrovi
ben presto ad assumere lo stesso atteggiamento curioso e scettico di Carvalho
e a farsi trasportare nelle realtà più disparate (la madri di plaza de Mayo,
il mondo del pugilato, l'alta finanza e l'alta cucina, la polizia ... ),ognuna
delle quali nasconde sempre un cadavere nell'armadio. Di Alma Modotti, una donna
affascinante ma segnata dalle sofferenze, Carvalho sente di potersi innamorare;
così come noi ci affezioniamo da subito a una serie di personaggi minori: il
ragazzo che finge di essere, a turno, figlio illegittimo di Jorge Luis Borges
o di Ernesto Sabato; l'ex militante istrionico che recita nei teatri off; un
finto Robinson Crusoe e un finto Venerdì che vogliono fondare una comunità alle
Malvinas; don Vito, il socio dell'agenzia investigativa che Pepe sceglie per
finanziarsi il soggiorno... e ancora diseredati, sognatori, falliti. La Buenos
Aires che ci offre Montalbán è epica e tragica insieme, profonda e cialtrona,
una delle società urbane più complesse e contraddittorie di fine millennio,
una società che deve rigenerarsi dopo un lungo periodo di lutti oscuri, ma dove,
forse, c'è ancora spazio per la poesia.