Mafia: indagato deputato regionale di Forza Italia
Data: Venerdì, 23 giugno @ 13:39:19 CEST Argomento: Succede in Italia
Meno di un mese fa i 10541 voti ottenuti nel suo collegio gli hanno consentito di rimanere all'Assemblea Regionale e di piazzarsi quinto nella lista di Forza Italia.
Come deputato sarà alla sua seconda legislatura, ma a Sala d'Ercole, dove si riunisce il parlamento siciliano, entrerà con una accusa pesante: concorso in associazione mafiosa. Il nome di Giovanni Mercadante, primario in radiologia nell'ospedale civico di Palermo e nipote del Boss di Prizzi Masino Cannella, è stato iscritto nel registro degli indagati nell'ambito dell'operazione "Gotha", coordinata dalla Dda che ha sgominato i vertici, vecchi e nuovi dei mandamenti e delle famiglie mafiose di Palermo. Mercadante che già in passato era stato indagato per lo stesso reato ma poi scagionato, compare nel capitolo dell'ordinanza riservato agli intrecci tra Cosa Nostra e, purtroppo, la politica.
Di lui parlano i boss Nini Rotolo e Antonino Cinà, entrambi arrestati due giorni fa e ritenuti al vertice della "Cupola", che lo indicano come l'uomo politico che avrebbe spianato la strada a Marcello Parisi, scelto dalle cosche per entrare nella lista di Forza Italia per le Comunali del 2007 e rappresentare le "famiglie" in municipio.
Gli investigatori hanno raccolto numerosi elementi dalle decine di intercettazioni telefoniche sulle utenze dei boss mafiosi e del segretario del parlamentare azzurro e a supporto ci sono anche i filmati su incontri tra Marcello Parisi e Mercadante in occasione di riunioni politiche organizzate da Forza Italia.
I boss, fanno dei riferimenti, pur se marginali anche al presidente della provincia di Palermo Ciccio Musotto (FI), al deputato Pippo Fallica (FI) ed al senatore Mario Ferrara (FI) e indicano l'Udc come il partito più votato dalle "famiglie".
L'interesse di Cosa nostra per le tornate elettorali, emerge anche da un'intercettazione ambientale depositata ieri al processo all'ex assesore comunale Udc e medico Mimmo Miceli, accusato di mafia e ritenuto vicino al boss di Brancaccio Giuseppe Guttadauro, anche lui medico. In una conversazione il costruttore mafioso Francesco Bonura, fermato anche lui nel blitz di tre giorni fa, ricorda quanto per le comunali del 2001, le cosche appoggiarono proprio Miceli.
L'inchiesta continua...
Riceviamo e pubblichiamo. Grazie camomilla.
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