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A proposito di Tav
Postato il Sabato, 17 dicembre @ 18:00:00 CET
Argomento: Succede in Italia
Succede in ItaliaSulla TAV si sono espressi più o meno tutti. La Grande Famiglia ha pensato di proporre gli interventi di Riku e Inti, uno contro e l'altro pro TAV.

Incominciamo con l'intervento di Riku che spiega le ragioni del popolo no TAV.


IMPORTANTE !

Per favore, leggete questo documento fino in fondo. Non vi chiedo che pochi minuti del vostro tempo.
Scrivo queste poche (spero) righe con l'unica intenzione di portare a conoscenza una situazione che la maggior parte dei media cerca di tener nascosta.
Da diversi anni è in corso in ValSusa una manovra di resistenza organizzata contro la linea ad alta velocità ferroviaria Torino-Lione (TAV).
Quello che fanno credere i media è che gli oppositori siano pochi e comunque.
motivati solamente dal fatto che "gli passa il treno sotto casa". Nella manifestazione di giugno c'erano 30000 persone (in tutta la Val Susa ci sono 50000 abitanti).
Non posso di certo smentire questa motivazione, ma in realtà i motivi veri
(che vengono metodicamente nascosti dai media) sono ben altri:

1.. La tratta Torino-Lione è completamente inutile: nella Val Susa esiste già una linea ferroviaria sottoutilizzata, in grado di reggere il traffico richiesto (considerando i tassi di crescita) almeno fino al 2050.

2.. La linea in costruzione è esclusivamente merci, non si avrebbe alcun vantaggio in termini di tempo per la percorrenza da Torino a Lione. I treni passeggeri comunque continuerebbero a transitare nella linea storica con i tempi di percorrenza attuali.

3.. Nel tratto montano (e quindi da Torino alla Francia), comunque non sarebbe una tratta ad alta velocità perchè la conformazione del terreno montano non la rende possibile.

4.. L'amianto sotto al Musinè c'e' veramente (è già ampiamente dimostrato), e nei progetti non c'è il minimo accenno ad un piano di messa in sicurezza dell'amianto estratto (è previsto semplicemente uno stoccaggio in valle a cielo libero), che con i frequenti venti della ValSusa verrebbe distribuito e respirato in tutta la cintura ovest di Torino ed in Torino stessa. Le malattie causate dalla respirazione di anche solo 1 fibra di amianto vengono diagnosticate 15 anni dopo l'inalazione.
Dal momento della diagnosi la mortalità è del 100%, ed il tempo di vita medio è di 9 mesi.

5.. Il corridoio 5 (tratta Lisbona-Kiev) di cui questa tratta sarebbe parte fondamentale non esiste: da Trieste verso est l'opera è bloccata in tutti i suoi aspetti.

6.. Finanziariamente è un disastro annunciato: perchè vada in attivo,
nella tratta dovrebbe passare un treno merci ogni 3 minuti, 24 ore al giorno. Per questo motivo, al momento nessun privato si è impegnato finanziariamente, banche e fondazioni comprese. La tratta è costosissima, ed i soldi non ci sono: è notizia recente che nella finanziaria di questi giorni sono stati tagliati quasi tutti i fondi per le grandi opere. Gli unici soldi su cui si regge l'opera sono i finanziamenti europei.

7.. Se dovessi elencare tutte le implicazioni legali del ministro Lunardi (mi spiace, ma non riesco proprio a dare dell'onorevole ad una persona del genere) questo documento diverrebbe troppo lungo. Dico solo che l'appalto per la costruzione del tunnel di 52Km (7,5 miliardi di euro) è stato vinto da una ditta francese che l'ha subbappaltato alla francese RockSoil, di proprietà della moglie.
Forse ora è più chiaro e motivato perchè nelle proteste dei ValSusini sono presenti sempre, in prima fila, tutti i sindaci e le istituzioni di tutti i paesi della Valle, indipendentemente dal partito politico di appartenenza.
Il CIPE, incaricato di distribuire i fondi italiani, ha già eliminato la tratta Torino-Lione dalle opere da finanziare dallo stato italiano (nonostante quanto riferito dai media). L'unico obiettivo di chi il TAV lo vuole fare è quello di agganciare la pioggia di finanziamenti europei per le grandi opere; per far questo, devono entro fine anno poter dire che i lavori sono iniziati.
http://www.notavtorino.org


Procediamo con l'intervento di Inti, che spiega le ragioni della TAV.

In questi giorni soprattutto, ma non che in passato fosse molto diverso, parlare di TAV equivale a parlare del male assoluto.
L'alta velocità ci manca poco che venga paragonata al fascismo e che venga incolpata di tutto: dallo scioglimento dei ghiacciai all'estinzione dei dinosauri.
Ma perchè in tutto il resto d'Europa (e anche al di fuori di questa, se guardiamo al Giappone) il rinnovamento della rete ferroviaria passa per queste nuove linee e solo da noi la gente scende in piazza?

Molte di queste proteste sono l'espressione di un disagio che va oltre il singolo caso della Val di Susa, e che si può ricondurre ad altre vicende, come Scanzano Jonico, la tangenziale di Cortina, il MOSE o il rigassificatore di Brindisi.
Infatti molte delle critiche che vengono mosse al singolo progetto possono essere trasposte senza difficoltà su un altro, giustificando così la tesi che non si tratta di opposizione ad una linea ferroviaria, bensì a qualsiasi tipo di intervento.
Qui possiamo soltanto provare a dare una qualche risposta di tipo tecnico, ben sapendo che la questione ormai sta venendo vissuta in modo più emozionale che razionale, per cui a poco servirà.

La domanda principale che viene fatta è: "a cosa serve una linea ad alta velocità? Non potremmo usare quelle che già ci sono?"
Prendiamola un poco alla lontana: l'unità d'Italia è stata portata a termine quando si è permesso alla gente di muoversi, di spostarsi, quando insomma il sud e il nord si sono incontrati.
Ma tutti questi movimenti di popoli sono avvenuti tutti grazie alla ferrovia o alle navi. Prima di allora era un'impresa andare non dico da Torino a Roma, ma anche solo da Susa a Bussoleno.
Chissà come si saranno lamentati allora i contadini espropriati, quando Cavour, o altri ministri del Regno hanno tracciato la Torino-Genova, o la Roma-Napoli.
E oggi io che sono cittadino europeo non dovrei volere una linea che mi colleghi alle altre capitali?
Si parla tanto di unione europea, di libera circolazione delle persone e dei beni, ma se poi non costruiamo i mezzi per supportare queste tesi, allora rimangono parole sulla carta!

Quanto al modernizzare le linee esistenti, guardiamo al paragone con le strade. Per andare da Milano a Bologna, (ma anche solo a Parma o Modena), un tempo c'era la via Emilia. Che attraversa paesi, cittadine, strade secondarie, semafori ecc.
Poi, viste le nuove esigenze di mobilità, di collegare le varie zone d'Italia, è stata fatta l'autostrada del Sole.
Ecco: l'Alta Velocità è un po' la stessa cosa: oggi i treni possono portarci da Roma a Milano in 2 ore, ma per farlo hanno bisogno di una linea dedicata, con curve e pendenze diverse da quelle di una linea "storica", così come un'autostrada differisce da una statale per permettere di andare a 130 (o più se si vuole infrangere la legge).
Quanti di noi che lodano la lentezza e non capiscono l'utilità di una linea veloce vanno a Bologna per statale?
Chiedere la riqualificazione delle linee esistenti è come dire che oggi dovremmo andare tutti sulla via Emilia, basta mettere 2 rotonde un semaforo e uno spartitraffico.
Il risultato sarebbe di spendere un sacco di soldi per viaggiare ancora su un asse che risale ai tempi dei Romani...
Senza contare che, con la valida alternativa di un trasporto merci su ferro, allora sì che si potrà pensare a una seria politica ambientale che vieti l'accesso ai centri abitati e alle strade secondarie a tutti i TIR. Perchè non basta vietare: bisogna anche fornire un'alternativa. E finora questa manca.

Un'altra domanda classica è "ma la linea sarà mai in attivo?".
Beh... francamente la risposta con ogni probabilità è no.
Non sarà mai in attivo una linea ferroviaria, che sia ad alta, media, bassa velocità. Nemmeno un trenino a cremagliera per portare gli sciatori sulle piste.
Le ferrovie richiedono investimenti molto costosi e non garantiscono un ritorno immediato. Inoltre, storicamente non si ha notizia di una ferrovia che a lungo andare sia riuscita a generare utili.
Pensiamo addirittura alla patria del capitalismo, dell'impresa privata ecc. ecc.: gli USA.
Anche laggiù le ferrovie sono state tutte riunite in un'azienda statale (una delle poche), la AMTRACK, che gestisce il servizio di trasporto merci e passeggeri.
Perchè si tratta appunto di un servizio! Non di affari.
Nessuno verrebbe mai a chiedersi se l'acquedotto della sua città è un'azienda in attivo o in passivo, e nel secondo caso di chiuderla.
No: l'acqua è un servizio, e come tale deve essere fornito a prescindere da quanto renda.
E la mobilità oggigiorno è un servizio altrettanto essenziale. Se preferiamo "arrangiarci" (leggi: andare in giro con la nostra auto), allora bisogna anche accettare tutte le conseguenze di questo gesto.

Infine, per giustificare il proprio dissenso, spesso si cita una specie di "eccezione italiana". Per cui la Francia è completamente collegata dal TGV, in Spagna i governi (socialisti) passati e futuri hanno costruito la Madrid-Sevilla e adesso la Madrid-Barcellona, Germania, Inghilterra, Svizzera ecc.. possono fare le loro ferrovie, ma noi no!
Chissà perchè i problemi insormontabili ci sono solo sul versante italiano delle Alpi, mentre appena al dilà del confine si riesce a costruire senza troppi problemi.
E stiamo parlando di nazioni con un'attenzione all'ambiente ben superiore alla nostra.
Con questo tipo di mentalità parrebbe che l'Italia debba puntare tutto e solo sul turismo e i prodotti alimentari regionali...
Insomma: una nazione di camerieri. A questo punto iniziamo a guardare come modelli di sviluppo i Club Mediterranée?

Non credo che alla fine di queste riflessioni nessun manifestante in Val di Susa avrà cambiato idea. Come già dicevo, non serve dare delle risposte di tipo razionale a delle esigenze emozionali.
Però mi auguro che per il futuro, quando verrà proposto un qualsiasi tipo di intervento, soprattutto nel campo ferroviario, non si debba nuovamente giungere a questi eccessi.


Ringraziamo Inti e Riku per gli interventi e vi invitiamo a discutere dell'argomento sul nostro forum!

 
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Re: A proposito di Tav (Voto: 1)
di DaniTo il Lunedì, 19 dicembre @ 12:09:35 CET
(Info Utente | Invia un Messaggio) http://www.abesibe.it
Caro Stefano, ancora una volta non trovo un'argomentazione tecnica che sia una per cui qulacuno dovrebbe cambiare idea.
Nel forum ho postato appena un riassunto delle caterve di motivazioni tecniche per cui questo progetto fa acqua da tutte le parti. Ovviamente non c'è una riga che possa confutare quelle argomentazioni.
Tanto i tecnici distruttori e ignoranti (quando non corrotti) sono quelli realistici e chi combatte per la salvezza delle montagne dallo scempio e contro la colossale ruberia ammanita per i prossimi decenni è naturalmente sturdito e contro il progresso...




Re: A proposito di Tav (Voto: 1)
di giank il Lunedì, 19 dicembre @ 23:59:15 CET
(Info Utente | Invia un Messaggio)
Non sono un tecnico e conosco poco i dettagli ma riguardo la TAV (in generale e non solo in Val di Susa) il mio pensiero è, ed è sempre stato questo: perchè prima di ipotecare il nostro futuro e quello dei nostri figli in opere faraoniche non si fa funzionare e e si tiene in efficienza quello che già c'è? Mi risulta che la maggioranza degli utenti delle ferrovie sono pendolari che in media non percorrono più di 80 km e chiedono più efficienza altrimenti sono sempre più costretti ad intasare le strade con l'auto!! La TAV serve solo a fare concorrenza agli aerei per spartirsi percentualmente una stretta minoranza di chi giornalmente si sposta e onestamente chi ci amministra se veramente usasse la logica del buon padre di famiglia non si indebiterebbe mai in quel modo per aquistare una Ferrari mentre gran parte della famiglia deve ogni giorno spingere a braccia la cinquecento... Da Vicenza a Roma con l'eurostar impiego circa 4 ore e non mi sembra male non è che si potrebbe con pochi interventi mirati ridurre i tempi morti che il treno spreca in prossimità di ogni città quando comincia a procedere a passo d'uomo qualche bel Km prima di entrare in stazione ? Boh... Presto l'Italia sarà un gran deserto dove però almeno spiccheranno tante belle "Cattedrali" presenti e future...che consolazione....




Re: A proposito di Tav (Voto: 1)
di cowboyit il Giovedì, 22 dicembre @ 19:16:23 CET
(Info Utente | Invia un Messaggio)
La cosa che mi son chiesto di più in queste in cui è scoppiata la polemica contro la TAV è stata: ma gli enti locali, coinvolti almeno a livello territoriale, sono stati coinvolti ????
Leggevo sul Manifesto in questi ultimi frangenti di contestazione, almeno in cui i mass media ne hanno parlato, che gli amministratori locali sono stati convocati a Roma per aprire un "tavolo di discussione" e qui chiedo lumi: ma non potevano farlo prima ???
Io abito in provincia di Verona e so che il famoso corridoio 5 (giusto ?) passerà anche vicino al mio paese. Io e un paio di miei amici ci siamo presentati davanti al ns. sindaco chiedndo di saperne di più dei vantaggi e svantaggi nell'avere una linea ad Alta Velocità di fianco casa ci ha risposto dandoci un'immagine aerea con il percorso che dovrebbe attraversare nel nostro comune esinceramente son rimasto abbastanza sorpreso da come ci ha liquidati.
Io, sinceramente, son contrario alla TAV, almeno per adesso, visto che non è che una linea ad Alta Velocità che modernizza una Nazione ma il suo intero sistema di comunicazione stradale, ferroviaria ed ecc., ho fatto per anni anch'io la tratta Verona- Roma (4 ore) con treni Eurostar ( i mIgliori che abbiamo mi sembra ?) e mi chiedevo sempre perchè ci mettevo 1 ora e 30 tra Verona e Bologna ma non è stato difficile capire il perchè...... la linea è ancora a 1 binario ed è più o meno da 15 anni, o forse anche più, che vanno avanti con i lavori... chissà quando finiranno.
Adesso vivo a Venezia città ( e per fortuna), e ogni volta che devo andare a Mestre sono colpito dalla Tangenziale che taglia in 2 la città provocando un traffico incredibile.
Per concludere mi chiedo: ma sarà la TAV che renderà la "splendida Italia" più moderna ??? No, almeno per me,... sono altre cose...molto più importanti.
Ciao a tutti
Mattia



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